XXV Aprile

Domani è, di nuovo, il 25 aprile. Sarà una bella giornata di sole e so già come la passerò: in campagna a lavoricchiare, fermandomi quando mi va, come mi va, senza l'assillo dell'orologio e dei telefoni che squillano ad ogni momento, come oggi. Ancor prima di comprendere l'importanza pubblica di questa data essa mi era venuta familiare, per una stranezza. La strada dove sono nato, infatti aveva due targhe, entrambe visibili. La prima, nuova, diceva " passeggiata XXV aprile" la seconda, dipinta sul muro e un po' sbiadita, appena alla sua destra, diceva " passeggiata Umberto I". Chi fosse Umberto I e per quale motivo fosse stato spodestato dal XXV aprile l'ho scoperto più tardi, a scuola. Invece sapevo che il 25 aprile era l'anniversario di matrimonio dei miei genitori. Ed era quindi una doppia festa, a casa e fuori. Era il giorno in cui il comune riapriva il Parco dei Cappuccini al San Michele, proprio sopra casa mia e Righetto, il barista in piazza ricominciava a fare il gelato, un gelato meraviglioso che non ho più assaggiato, che già mi stava bene il cono piccolo da 10 lire ma se poi papà mi comprava quello da 30...ehhh, che gioia:)
Stasera ho chiamato mia madre, era serena, mi ha detto che spera di andare a trovare papà, domattina, per il loro 57° anniversario. Sono 9 anni che papà se ne è andato ma il loro legame ancora perdura ed anche il dolore si è ormai stemperato in una affettuosa malinconia. In fondo 48 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento hanno creato un legame che niente e nessuno potrà mai spezzare e lei vive nella certezza che un giorno lo rivedrà. Cara mamma, speriamo sia vero ma nel mentre cerca di stare bene e serena ed in salute che fin che ci sei tu ancora mi sentirò un po' bambino, come quando papà mi mandava a comprare il giornale e mi lasciava il resto per il giornalino ed il gelato.
Quante polemiche oggi, anche sulla Liberazione. Ormai ogni cosa, anche la più futile è buona per innescare polemiche. Ma il 25 aprile...futile non è. Hai voglia a dire che per pacificare finalmente gli animi occorre riconoscere anche le motivazioni di quelli che stavano dall'altra parte. Un corno. Sì, ci saranno anche stati, tra i fascisti, ragazzi mossi solo dall'ideale. Però occorre tenere bene a mente una cosa: che il 25 aprile gli oppressori finalmente hanno perso e gli oppressi hanno rialzato la testa. Che dopo 20 anni di un regime un po' pittoresco ma pur sempre oppressivo è tornata la democrazia, che ha dato alla mia generazione e a quelle che sono seguite decenni di libertà e di pace, cosa che non era prima.
E allora, viva il 25 aprile, viva la Liberazione.