Doppo incomincia er tormento de la schòla
G.Gioacchino Belli

Io di scuola me ne intendo. Ci ho passato una vita: prima sui banchi, fino all'università e poi me ne sono occupato, professionalmente per più di 26 anni. Ed ancora non ho smesso. Della scuola conosco tutti gli aspetti ed i problemi, dalla progettazione, dislocazione e costruzione degli edifici ai servizi, all'acquisto di banchi ed attrezzature,dai sussidi didattici all'assistenza degli alunni H, alle mense, ai trasporti, alla pulizia, al personale, alla sicurezza. Ho diretto per 22 anni le scuole materne del comune, con 44 insegnanti, centinaia di supplenti e migliaia di alunni, ho insegnato nelle scuole dell'Esercito italiano, ho tenuto lezioni alle medie, nei licei e persino nei corsi post laurea di una università assai nota.
Ora, voi che leggete, non giudicatemi male, non sto scrivendo questo per assoluta mancanza di modestia ma perché...
Perché assistendo, in questi giorni agli sforzi sovrumani e geniali della triade Tremonti Gelmini Brunetta per risparmiare nella scuola almeno 7,5 miliardi di euro e non so quante decine di migliaia di posti di lavoro mi è venuto irrefrenabile il desiderio di contribuire a tale benemerita impresa, avanzando le proposte che di seguito esporrò:
1) Riduzione della statura degli alunni. Oggi l'eugenetica può fare miracoli ed io credo che non sarebbe fuori portata l'obiettivo di ottenere entro 3-4 anni una generazione di bambini alunni che, a fine crescita non siano più alti di Brunetta ( le femminucce ) e di Berlusconi ( i maschietti) questo farebbe risparmiare assai sui materiali per i banchi e le sedie. Ma non solo, agevolerebbe ai dirigenti scolastici il compito di stipare 40 scolari/ studenti in un'aula, cosa che, tra l'altro, farebbe risparmiare sul riscaldamento.
2) Abolizione delle mense scolastiche. No, dico ma avete visto come sono grassi i bambini di oggi? Che mangino solo la sera, a casa.
Loro dimagriranno e lo stato ed i comuni risparmieranno. oltre a cio', nessun rischio di intossicazione alimentare, nessun problema di appalti tarocchi.
3) Riduzione drastica degli scuolabus. I comuni saranno obbligati a fornire il trasporto solo a chi abita a più di 15 km dalla scuola, gli altri vadano a piedi che un po' di sano sport fa bene e non ingrassano. Ovviamente lo stato e gli Enti locali risparmiano.
4) Abolizione delle lavagne. Occorre assecondare la naturale tendenza dei ragazzi a scrivere sui muri. Ovviamente ogni mattina le pareti dovranno essere nuovamente bianche ed intonse. A ciò provvederanno gli insegnanti nella seconda ora in più che dovranno fare a scuola ( di cosa dovranno fare nella prima si dirà poi). Lo stato e gli Enti locali ovviamente risparmieranno.
5) drastica riduzione del personale ATA. Basterà una persona per ogni scuola che apra la mattina e chiuda la sera. La pulizia dovrà essere assicurata dagli insegnanti che all'uopo entreranno a scuola un'ora e mezza prima delle lezioni. In tal modo il risparmio è doppio in quanto diventeranno inutili anche eventuali servizi di pre-post scuola. Gl insegnanti, mentre ramazzano e passano lo strofinaccio possono benissimo tenere d'occhio gli alunni presenti prima dell'inizio delle lezioni ed eventualmente indottrinarli un po'. Qui il risparmio è fortissimo. Inoltre l'alunno potrà rendersi conto che l'insegnante ( la maggioranza, si sa, sono donne) non è la megera senza cuore che sembra ma quantomeno è anche una massaia. Dall'apprendimento delle tecniche di spazzatura e lavaggio delle insegnanti potranno inoltre derivare positive ricadute sulle famiglie, una volta riferite alle mamme.
6) Creazione degli orti biologici scolastici. I giardini delle scuole verranno coltivati a cereali ed ortaggi. ( sì lo so che l'idea non è del tutto originale, ci sono già stati gli orti di guerra nel periodo fascista. Embe'? perché le buone idee non possono essere imitate e riproposte?) Con questa proposta si realizzerà una summa di utilità e risparmio. Anzitutto gli alunni apprenderanno le tecniche di coltivazione ( che non si sa mai) poi se ne avvantaggerà l'economia nazionale, sempre più dipendente dalle importazioni alimentari. L'innovazione, forte, consiste in questo: niente concimi, tutto biologico. I bagni verranno chiusi, alunni ed insegnanti faranno bisognini e bisognoni tra pomodori, zucchine e melanzane. Per chi non può proprio fare a meno della privacy ci saranno, obbligatori, almeno 4 filari di girasoli o granturco. Infine, poiché in italia è ancora vietato lo sfruttamento del lavoro minorile ( ma è allo studio l'abbassamento a 10 anni dell'obbligo scolastico perciò alla fine gli undicenni qualcosa dovranno pur fare...) infine, dicevo la manodopera verrà assicurata dagli insegnanti con una ulteriore ora di presenza serale ( di sera fa fresco, la zappa pesa di meno e non si suda) gli studenti, al massimo metteranno le piantine. I prodotti verranno venduti ogni mattina ai genitori che accompagnano a scuola i figli. Essendo prodotti a km zero e coltivati su suolo pubblico inquineranno quasi niente e costeranno assai di meno. Ecco risolto, per le famiglie, il problema della quarta settimana.
7) cosa si farà del ricavato della vendita dei prodotti? Accidenti ma è ovvio!! sarà l'unico salario degli insegnanti e di tutto il personale! Ad dirigente scolastico, in ragione delle responsabilità verrà riconosciuto il diritto di portarsi a casa l'invenduto...Che dici, tu, Alidada? Vuoi lo stipendio fissoooo??? ma che, sei matta? co' tutte le vacanze che c'avete!!
8) Un accenno ai cellulari: saranno permessi ma dovranno avere solo la funzione sms e solo due tasti, uno per il punto ed uno per la linea. Scriveranno in Morse, embeh? tanto io gli sms di mia figlia dodicenne non li capisco...
Aho', più risparmi di così...al momento non ho altre idee ma se mi vengono prometto che le scrivo, hehehe
http://it.youtube.com/watch?v=sQdwLLEw734