CAIVS VIBVLLIVS FIDVS
AETATIS SVAE LIX
AETATIS SVAE LIX
Quello con Pavarotti era un post abortito, confesso. Avevo delle cose da dire e volevo esordire con una canzone. Poi mi hanno distratto, non ho avuto tempo ed è rimasto così. Capita.
Iin realtà avrei voluto toglierlo ma voi ci avete fatto dei commenti, come fare? Non si poteva più!:)
Mi viene sempre in mente una frase che diceva nonna : un bel tacer, non fu mai scritto".
Ed è così. Almeno qui.
Ci sono in realtà dei bei silenzi ma accadono quando magari uno o diversi sensi comunicano. Comunicano con un'altra persona, con le cose, con il Creato intero.
Uno sguardo a volte dice più della Treccani e così il tocco di una mano, un sorriso, un profumo, un volo d'uccelli, una musica,un tramonto sul mare, la luna alta nel cielo, un prato verde e rosso di fiori...quante cose parlano. E come parlano.
Qui no. Cioè, puoi anche tacere, non scrivere nulla ma allora il blog...che senso avrebbe?
Stasera sono uscito, mi sono fatto un regalo. Una reflex, che non porterò in vacanza, perché dovrei studiarmi le istruzioni e non ne ho voglia. Però sentivo il bisogno di regalarmi una cosa e l'ho fatto.
Ecco...a volte FARE è più facile che DIRE.
Succede, a volte, di ripromettersi di non lasciare cose non dette. Proprio così.
Ma poi si inizia con una, piccola, insignificante. Si pensa " che male c'è?" e a questa ne seguono magari altre. Magari più importanti, di quelle che piano piano fanno scendere un sipario pesante, che allontanano. Succede.
Ah, ci vorrebbe la lettura del pensiero...o forse no. Forse sarebbe peggio. Chissà.
Tra un po' quest'anno finisce. Tra un paio di giorni.
E ne inizia uno importante.
Non che quelli passati non lo siano stati. E sono sicuro che saranno importanti anche quelli dopo. Quanti saranno saranno.
Ma il 2010 sarà il compimento dei miei 60 anni. Mica pizza e fichi, ahò, sessantanni. Vedi come suona liscia e piana ed anche un po' rotonda, questa parola? Sessantanni!!
Hehehe, niente più problemi da cinquantenne aggrappato ad un residuo di giovinezza. Uè, diventerò ANZIANO!.
Anzi, secondo il regolamento che io stesso ho redatto anni fa avrò diritto, nientemeno, che ad iscrivermi ad uno degli 11 Centri sociali anziani del comune, potrò andare a giocare a carte, ballare il liscio e fare il soggiorno estivo a Cesenatico!
Uggesù, se ci penso mi viene la pelle d'oca!:)
Ma torniamo alle cose non dette. Passato il momento giusto, non vale più. Meglio tenersele dentro. Per sempre. Meglio non essere afflitti da quel male che i francesi chiamano " ésprit de l'escalier".
Se sei uscito e stai già per le scale...che torni indietro a dire quello che volevi e non hai detto? Meglio andare e pensare al domani.
E domani si parte.
A voi che leggete, un saluto e l'augurio di ogni bene:)
Iin realtà avrei voluto toglierlo ma voi ci avete fatto dei commenti, come fare? Non si poteva più!:)
Mi viene sempre in mente una frase che diceva nonna : un bel tacer, non fu mai scritto".
Ed è così. Almeno qui.
Ci sono in realtà dei bei silenzi ma accadono quando magari uno o diversi sensi comunicano. Comunicano con un'altra persona, con le cose, con il Creato intero.
Uno sguardo a volte dice più della Treccani e così il tocco di una mano, un sorriso, un profumo, un volo d'uccelli, una musica,un tramonto sul mare, la luna alta nel cielo, un prato verde e rosso di fiori...quante cose parlano. E come parlano.
Qui no. Cioè, puoi anche tacere, non scrivere nulla ma allora il blog...che senso avrebbe?
Stasera sono uscito, mi sono fatto un regalo. Una reflex, che non porterò in vacanza, perché dovrei studiarmi le istruzioni e non ne ho voglia. Però sentivo il bisogno di regalarmi una cosa e l'ho fatto.
Ecco...a volte FARE è più facile che DIRE.
Succede, a volte, di ripromettersi di non lasciare cose non dette. Proprio così.
Ma poi si inizia con una, piccola, insignificante. Si pensa " che male c'è?" e a questa ne seguono magari altre. Magari più importanti, di quelle che piano piano fanno scendere un sipario pesante, che allontanano. Succede.
Ah, ci vorrebbe la lettura del pensiero...o forse no. Forse sarebbe peggio. Chissà.
Tra un po' quest'anno finisce. Tra un paio di giorni.
E ne inizia uno importante.
Non che quelli passati non lo siano stati. E sono sicuro che saranno importanti anche quelli dopo. Quanti saranno saranno.
Ma il 2010 sarà il compimento dei miei 60 anni. Mica pizza e fichi, ahò, sessantanni. Vedi come suona liscia e piana ed anche un po' rotonda, questa parola? Sessantanni!!
Hehehe, niente più problemi da cinquantenne aggrappato ad un residuo di giovinezza. Uè, diventerò ANZIANO!.
Anzi, secondo il regolamento che io stesso ho redatto anni fa avrò diritto, nientemeno, che ad iscrivermi ad uno degli 11 Centri sociali anziani del comune, potrò andare a giocare a carte, ballare il liscio e fare il soggiorno estivo a Cesenatico!
Uggesù, se ci penso mi viene la pelle d'oca!:)
Ma torniamo alle cose non dette. Passato il momento giusto, non vale più. Meglio tenersele dentro. Per sempre. Meglio non essere afflitti da quel male che i francesi chiamano " ésprit de l'escalier".
Se sei uscito e stai già per le scale...che torni indietro a dire quello che volevi e non hai detto? Meglio andare e pensare al domani.
E domani si parte.
A voi che leggete, un saluto e l'augurio di ogni bene:)