Le cose che pensano...
E così un altro Natale è archiviato. Il mio 60° Natale, ad essere pedanti.
Come lo ricorderò? Bene, in un certo senso. Sono stato bene assieme alle persone cui voglio bene, ho mangiato... bene...ma tanto. Chetteodicaffà.
Ma anche un po' strano.
Eì piovuto tanto. Piove da giorni. Anzi, piove dai primi di novembre, sembra che piova dall'inizio dei Tempi.
E poi c'è questa paura ed insieme questa voglia di cambiamento.
Ma cosa si può cambiare, alla mia età?
Ho ricevuto dei regali, altri me ne sono fatti da solo. niente di che, piccole cose ma ne sono contento.
Il nuovo libro di Alberto Angela, lo desideravo ( ma avendo letto il primo capitolo ci ho trovato gravi inesattezze numismatiche, sono ancora più pedante sulla numismatica, io).
Un altro libro " il Suggeritore" di un certo D. Carrisi. Mia figlia dice che è un best seller. Vedremo.
Un paio di scarponi antinfortunistica. Oddio, ce li avevo ma questi sono davvero ben fatti, con addirittura lo sgancio rapido se si rimane impicciati, come quello degli sci. Aho' mica pizza e fichi.
Poi, vabbeh, vari cesti, liquori, casse di vini, da parte delle ditte con cui ho relazioni di lavoro. Di cesti me ne sono tenuto uno, gli altri li ho a mia volta regalati, altrimenti chi li smaltisce?
Infine una catenina d'acciaio con un ciondolo a forma di rosa dei venti. Dice che c'è un messaggio e che comunque mi porterà tanta, tanta fortuna. E' davvero molto bello, né grosso né piccolo, fatto di tre strati assemblati insieme.
Al messaggio ci ho rinunciato, non importa. Alla fortuna no, eh. Allora stasera l'ho indossato. E mi sento sereno.
La serenità, non è già una fortuna?
Riguardo alla canzone...che c'entra col post? Boh, m'è venuta così. Questa canzone ogni tanto mi riecheggia nella mente.
