sabato 30 agosto 2008

Delle olimpiadi e dell'estate che volge alla fine



E' stato l'anno delle olimpiadi e per me anche un anno di vacanze peregrine, tutte al mare. Al mare della Grecia, della Croazia della Toscana, adesso del Lazio.


Nettuno ed Anzio sono attaccate l'una con l'altra e sono due belle cittadine di mare. Anzio però è conosciuta di più, prima di tutto perché qui avvenne il famoso e sanguinosissimo sbarco degli Alleati nella seconda guerra mondiale ( il cimitero di guerra, però è a Nettuno ). Poi è famosa per essere stata amatissima dagli antichi Romani e in particolare dalla dinastia Giulio Claudia che vi possedeva una villa strepitosa.


Ed appunto ad Anzio nacque Nerone, di sicuro il più singolare degli imperatori romani.


Che c'entra Nerone con le Olimpiadi? Cavolo, se c'entra. Nerone è stato il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, considerate sia le olimpiadi antiche che quelle moderne.


Tanta era la sua smania di partecipare ad ogni competizione, sia di canto che di poesia che, appunto, sportiva che nel 65 d.C. mandò a dire " fermatevi, aspettatemi che mo arrivo io e voglio partecipare".


Con Nerone non si scherzava, era risaputo che faceva ammazzare la gente anche per un applauso poco convinto sicché le Olimpiadi, che non si fermavano da almeno 800 anni...si fermarono ad aspettarlo.


Arrivò 2 anni dopo, nel 67 e trionfò in tutte le discipline, nessuna esclusa, vinse tutto!


Si è parlato di "aiutini" agli atleti cinesi, a Pechino. Beh, sciocchezzuole, rispetto a quello che capitò ad Olimpia con Nerone!


Nella corsa delle bighe si ribaltò addirittura, rovinando fragorosamente a terra ( era sui 140 chili ) ma i giudici, assai comprensivi, sentenziarono che comunque era stato il migliore, attribuendogli il primo posto!


Lui ne fu contento come una pasqua e regalò loro un milione di sesterzi!


Sesterzi che poi il suo successore Galba richiese indietro a quegli sciamannati di giudici ma la storia non dice come finì.


Oltre ai giochi olimpici egli partecipò anche a tutte le competizioni della Grecia: i giochi Istmici, Pitici ecc. ovviamente sempre vincendo. E non solo nell'atletica. Partecipò anche a tutti i festival canori e di poesia e...non ne perse nemmeno uno.


Quando tornò a Roma portava con sé due navi di trofei, ben 1840 premi e li esibì come una volta si esibivano i trofei di guerra. O tempora, o mores!


Le olimpiadi 2008 mi sono piaciute, ho seguito quasi tutte le discipline, ho ammirato i portenti della corsa e del nuoto e mi sono sentito soddisfatto del medagliere italiano anche se, ovviamente, si può fare sempre meglio e di più.


Però non credo che la prossima volta faremo di più. Lo sport è un indicatore della vitalità delle nazioni e mi pare che adesso noi siamo un po' in declino.


Speriamo che mi sbagli ma questa estate che volge alla fine ci sta regalando un anticipo dei problemi grossi che avremo in autunno.


Un governo che con Alitalia si sta comportando come quei furfanti che fanno il gioco delle 3 carte o delle 3 campanelle a Porta Portese, un'inflazione che cresce più che altrove, i servizi pubblici che vengono smantellati, passo dopo passo, con la scusa che tanto i dipendenti pubblici sono dei fannulloni da colpire massivamente. ( provare a separare il grano dal loglio, no, eh?).


Vedremo come andrà a finire ma per la prima volta in vita mia...non sono fiducioso.


Comunque, il sole è ancora alto nel cielo e caldo, come è calda questa estate che secondo alcuni avrebbe dovuto essere fredda. Io sono qui, in giardino a limare un lavoro che deve andare in stampa, si sta bene. Per il resto...que sera sera.


ah, a proposito di inflazione


una canzoncina


http://it.youtube.com/watch?v=ygf9AwQm47I




giovedì 21 agosto 2008

 


 torniamo a pensieri sereni



dedicato alla mia amica L.


Que Sera Sera (quel Che Sarà Sarà)


When I was just a little girl
I asked my mother
What will I be
Will I be pretty
Will I be rich
Here's what she said to me

Que sera, sera
Whatever will be, will be
The future's not ours to see
Que sera, sera
What will be, will be

When I grew up and fell in love
I asked my sweetheart
What lies ahead
Will we have rainbows
Day after day
Here's what my sweetheart said

Que sera, sera
Whatever will be, will be
The future's not ours to see
Que sera, sera
What will be, will be

Now I have Children of my own
They ask their mother
What will I be
Will I be handsome
Will I be rich
I tell them tenderly

Que sera, sera
Whatever will be, will be
The future's not ours to see
Que sera, sera
What will be, will be
Que Sera, Sera


http://it.youtube.com/watch?v=i7jG91sPvf0



 
Quand’ero soltanto una bambina piccola,
chiesi a mia madre, Come sarò?
Sarò bella? Sarò ricca?
Ecco quello che mi rispose:
 
Que sera sera
Quel che sarà, sarà;
non ci è concesso conoscere il futuro
Que sera sera,
Quel che sarà sarà
 
Quando diventai grande e mi innamorai,
chiesi al mio amore, cosa verrà dopo?
Avremo arcobaleni giorno dopo giorno?
Ecco quello che il mio amore rispose:
 
Que sera sera
Quel che sarà, sarà;
non ci è concesso conoscere il futuro
Que sera sera,
Quel che sarà sarà
 
Ora ho dei bambini miei
Chiedono alla loro madre, Come sarò?
Sarò bello? Sarò ricco?
Io dico loro teneramente
 
Que sera sera
Quel che sarà, sarà;
non ci è concesso conoscere il futuro
Que sera sera,
Quel che sarà sarà

Non sapevo di questa cosa che m dici, pensavo solo che fosse stata male, questo inverno. Mi dispiace, spero che il distacco si faccia sempre più lieve anche se non passerà. Ti abbraccio e ti dedico questa canzone serena.


 A.


 


 


lunedì 18 agosto 2008

ancora della morte



Tempo fa sono andato a vedere un film del genere che piace a me: avventura ed archeologia, l'ultimo della saga di Indiana Jones.


Poiché erano passati almeno 18 anni dal precedente in questo il professore è invecchiato ( non potevano farne a meno, visto che il tempo passa per tutti ed Harrison Ford ormai starà sui 65 ) e così tutto il film ha un'aria, come dire, un po' malinconica perché come dice Prévert " c'est dans la glace des autres que parfois l'on se reconnait ".


Insomma il film era carino ma niente di che, anche alla luce di quel che ho scritto sopra.


Allora...perché ne parlo?


Beh, perché ad un certo punto, all'inizio, lui incontra un suo vecchio amico d'avventura e parlando dei tempi passati il discorso viene sul padre che non c'è più ( era Sean Connery, nell'ultimo -che dio lo conservi- ) e dice:


< Sai, siamo arrivati nel punto in cui la vita incomincia a riprendersi quel che ci ha dato >.


Ed è così, nessuno si può sottrarre a questa che è forse la più tragica della banalità.


Ad agosto la  vita si è ripresa mia zia e poi anche mio cugino Franco ( che in realtà era cugino di mia madre ma avendo quasi la mia età ci chiamavamo cugini ). E' morto da solo nella sua casetta in campagna, nel sonno e forse non si è accorto. Io ero al mare, non sono tornato per i funerali anche se mi è dispiaciuto non partecipare.


Allora lo voglio ricordare qui.


Era un tipo speciale, intelligente, vivace, buon parlatore, eclettico  e pieno di interessi.


Forse un po' troppo eclettico ed insofferente alle regole, alla normalità. Così negli anni 70 aveva lasciato un ottimo impiego ed una fidanzata bella e dolcissima per andarsene in una comune di figli dei fiori e vivere in quel modo lì, che allora gli piaceva tanto. Questo, ovviamente aveva dato scandalo al paese ed addolorato i parenti.


Ricordo una notte intera di discussioni, io e lui, in piazza, sui gradini della chiesa. Io criticavo le sue scelte: la comune, la scelta vegetariana, gli ricordavo la contrarietà dei genitori...lui rideva della mia "normalità" ma bonariamente, come era il suo carattere.


Finì che pareggiammo, esausti.


Finì che finimmo la notte da Silvio il fornaio a mangiare maritozzi con la panna e ne mangiammo tanti, prima del levar del sole.


Poi  lui ed i suoi amici avevano messo su una fattoria in Toscana e l'avevo perso di vista per molti anni fino a che non era tornato, non trovando più interesse in quel tipo di vita.


Da quando cominciai ad occuparmi del podere che mi ha lasciato mio padre, abbastanza vicino al suo, veniva spesso a trovarmi, mi dava consigli sulla potatura ed è stato lui a farmi l'impianto di irrigazione al giardino di casa.


Era stato male tre anni fa, si era operato ma si era ripreso e niente faceva pensare che stesse per morire mai che si fosse lamentato una volta sola. L'ultima volta che ci siamo visti, i primi di luglio in campagna gli regalai un paio di forbici da potatura, di quelle a cricchetto che non si fa fatica e gli erano piaciute assai.  Ho fatto il caffè, abbiamo fumato insieme sotto il gazebo e parlato a lungo, dicendoci quanto eravamo cretini a non smettere e ridendoci un po' su.


E' vissuto come aveva scelto di vivere, senza sottostare a regole e convenzioni eppure senza mai fare del male a nessuno. Era bello e simpatico, aveva una voce profonda ed un bel sorriso ed è così che lo ricorderò, col sorriso.


http://it.youtube.com/watch?v=A4nPJ-YYHBc

sabato 2 agosto 2008


Vado via per qualche giorno, al mare di Toscana.


Avrò  il portatile quindi può essere che mi collego, la sera.


Se non ci vediamo qui vi lascio comunque un saluto


e un arrivederci al 18 Agosto.


Caio


http://it.youtube.com/watch?v=o9txM9hmWeU&feature=related