lunedì 17 aprile 2006

 










Sous le pont Mirabeau coule la Seine
Et nos amours
Faut-il qu'il m'en souvienne
La joie venait toujours après la peine
         Vienne la nuit sonne l'heure
         Les jours s'en vont je demeure
Les mains dans les mains restons face à face
Tandis que sous
Le pont de nos bras passe
Des éternels regards l'onde si lasse
         Vienne la nuit sonne l'heure
         Les jours s'en vont je demeure
L'amour s'en va comme cette eau courante
L'amour s'en va
Comme la vie est lente
Et comme l'Espérance est violente
         Vienne la nuit sonne l'heure
         Les jours s'en vont je demeure
Passent les jours et passent les semaines
Ni temps passait
Ni les amours reviennent
Sous le pont Mirabeau coule la Seine
         Vienne la nuit sonne l'heure
         Les jours s'en vont je demeure

"Le Pont Mirabeau"
Apollinaire, Alcools (1912)


4 commenti:

missi ha detto...

" ...L'amour s'en va.."?...Jamais définitivement..L'amour est comme un fantôme, il reste...caché il survit au temps qui s'en va ...
Buon lunedì Caio, un bacio.. :)

missi ha detto...

" ...L'amour s'en va.."?...Jamais définitivement..L'amour est comme un fantôme, il reste...caché il survit au temps qui s'en va ...
Buon lunedì Caio, un bacio.. :)

caiovibullio ha detto...

questa poesia mi è sempre piaciuta, per diversi motivi. Intanto per il modo in cui A. sa rendere il placido, lento inevitabile scorrere delle acque e del tempo, poi, per la musicalità del francese. Infine...infine posso anche essere d'accordo con te, riguardo al fatto che ogni amore resta...come un fantasma. Non si può negare che le persone amate, anche se lontane, un po' vivano in noi. Nessun amore può scivolarci addosso come cqua sui vetri. Però...però non riesco a pensare ad un'amore in cui non ci sia più la comunanza dei sensi. Per quanto forte esso possa essere o essere stato, l'amore ha bisogno di alimentarsi del contatto fisico, del respiro del battere forte di un cuore su un altro. se non c'è il desiderio o almeno la speranza, che questo accada allora non è più amore. E' sublimazione, è ideale e comincia a discostarsi...dall'umano.
Grazie della visita Madame Missi, a bientot:)

caiovibullio ha detto...

questa poesia mi è sempre piaciuta, per diversi motivi. Intanto per il modo in cui A. sa rendere il placido, lento inevitabile scorrere delle acque e del tempo, poi, per la musicalità del francese. Infine...infine posso anche essere d'accordo con te, riguardo al fatto che ogni amore resta...come un fantasma. Non si può negare che le persone amate, anche se lontane, un po' vivano in noi. Nessun amore può scivolarci addosso come cqua sui vetri. Però...però non riesco a pensare ad un'amore in cui non ci sia più la comunanza dei sensi. Per quanto forte esso possa essere o essere stato, l'amore ha bisogno di alimentarsi del contatto fisico, del respiro del battere forte di un cuore su un altro. se non c'è il desiderio o almeno la speranza, che questo accada allora non è più amore. E' sublimazione, è ideale e comincia a discostarsi...dall'umano.
Grazie della visita Madame Missi, a bientot:)