lunedì 1 agosto 2011


Delle vacanze, della morte ed altre cose della vita.




Domenica scorsa mi ha svegliato mia madre: "portami all'ospedale, non mi sento bene". Testona di una mamma, ha preso un sacco di medicine senza prendere il farmaco protettivo per lo stomaco. Avevamo pure litigato, la settimana prima. Me lo sentivo. Mi aveva risposto che non ne aveva bisogno. Infatti le è venuta l'ulcera. Niente di che, quando siamo arrivati in ospedale si era già rimarginata ma comunque si è fatta 5 giorni lì. Poi ha cambiato idea 3 volte ed infine ha deciso che non viene al mare con me. Uff, capisco che a casa sua si sente più tranquilla ma il medico le ha assicurato che il mare le fa bene. Certo non posso deportarla. Del resto il 15 sera starò qui mentre la famiglia si ferma in Toscana tutto il mese. Dormirò da lei se mia sorella vuole andare in vacanza.
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Domenica mentre parcheggiavo davanti ai giardinetti su al paese mi ha salutato un amico, gli ho risposto distrattamente, stava con uno la cui fisionomia mi ricordava qualcosa, non molto alto, capelli grigi, si appoggiava a un bastone. Poi mi si è accesa una lampadina e nonostante il pensiero di mamma sono tornato indietro. Loro nel frattempo si erano seduti su una panchina. Mi sono piazzato davanti e ho detto " ma tu sei...." " Angelino, mi ha risposto lui sono proprio io" E io " ma quanti anni sono che non ci vediamo?" E lui " sono 40 anni, non sono uscito di casa per 40 anni"! Mi sono ricordato di quando sparì dal giro degli amici. Aveva 2 anni più di me, si era innamorato di una bella ragazza. All'inizio filavano bene. Poi lei lo lasciò e lui...non è più uscito di casa. Sembra una storia dell'800 ma è vera. Poi sono andato via di fretta e li ho salutati ma uno di questi giorni voglio farmi raccontare cosa cavolo ha fatto in casa per 40 anni!
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Questa settimana avrei dovuto raccogliere le pere. E' stata un'annata eccezionale. Erano tante, belle, senza nemmeno un baco nonostante io non usi antiparassitari. E un po' le ho anche raccolte, forse un 5 quintali, regalandole a destra e manca. Ma proprio questa settimana non ho avuto tempo. Il temporale di ieri ha sgrullato le piante, sono cadute a quintali.Stamattina è venuta un'amica gliene ho dato 2 casse. Stasera sono venuti due amici se ne sono raccolte un po' dagli alberi. Io sono riuscito a fare la marmellata usandone una ventina di chili. Mi sono ammazzato di fatica fino alle 22,30 però ne ho fatto quasi 30 barattoli ed è venuta buona. Le altre stanno tutte lì, ci farà la grappa Nicolae.
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Valeriano Compagnucci era stato il mio primo medico di famiglia, quando ero bambino. Ricordo che veniva a Montecelio da Guidonia con la vespa. Una persona sempre disponibile, colta, amante dello sport e della musica classica. Le sue figlie sono tra le mie migliori amiche. Una, Paola, è stata la mia vice per oltre 20 anni. Nonostante il lavoro impegnativo è stato anche amministratore, presidente della squadra di calcio, presidente della ASL. Pur non essendo un patito del calcio quando c'era lui scrivevo negli annali della AS Guidonia. Era marchigiano ma amava questa Città di cui è stato pioniere. Aveva 90 anni ed è morto senza soffrire, a casa sua con accanto moglie, figlie, nipoti. Una morte da persona giusta quale egli era. Stamane sono passato dai Vigili e mi sono preso la responsabilità di disporre picchetto d'onore e corona per il funerale. Sono sicuro che il Sindaco approverà.
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Dopo che mi hanno avvisato mi preparavo ad uscire quando è arrivata un'altra telefonata. Era Laura, la migliore amica di mia moglie per informarci che era morto suo padre. Alla stessa ora di Valeriano e i funerali ci saranno domani alle 11, sull'Aurelia. Era un preside in pensione, lo conoscevo poco ma mi piaceva. Anche lui molto anziano però a mia moglie è dispiaciuto assai, erano vicini di casa, gli voleva bene.
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E poi è morto Mino, colonnello dell'aeronautica, quasi mio coetaneo, marito di una mia compagna di liceo. Era stato male con il cuore, anni fa ma sembrava essersi ripreso invece...Dopo l'infarto ricordo che mi disse " da adesso in poi per me è una proroga inaspettata, voglio vivere serenamente" Per un po' ci è riuscito ma non quanto lui stesso e noi tutti speravamo.
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E sono qui a chiedermi se non è meglio che la smetta di fare progetti come se dovessi vivere ancora 100 anni...se non è meglio che tiri i remi in barca e mi dedichi solo ad un salutare ozio campestre. Non so, non riesco a capire se è meglio andare avanti o fermarsi.
Domani ( oggi, ormai ) è il mio onomastico. Ho spostato la partenza per il mare al pomeriggio, prima ci sono ancora cose da fare. Ma domani sera sarò al mare. Voglio rilassarmi, leggere, nuotare, passeggiare, rivedere i luoghi etruschi della Maremma. Poi, si vedrà.