domenica 23 marzo 2008

Buona Pasqua



E' strano, diciamo sempre che indietro non si torna eppure...eppure io mi sento come nella Pasqua di 4 anni fa...


La cosa non è che mi piaccia molto ma tant'è. stessi pensieri, stesse apprensioni. soltanto quattro anni di più.


Quattro anni che sono stati belli, pieni, ricchi di gioie, con qualche, inevitabile dolore.


Cosa verrà da qui in poi? Chissà.


A chiunque passi di qui auguro serenità, salute ed un mondo di bene.


A me auguro...ma sì: un sorriso!


PS: l'immagine è di Alidada che me l'ha messa nel commento al post precedente. A lei l'augurio che il ricordo della mamma le dia sempre dolcezza, un po' di malinconia e mai dolore.

venerdì 21 marzo 2008

Petrarca, H33



Padre del ciel, dopo i perduti giorni,
dopo le notti vaneggiando spese,
con quel fero desio ch'al cor s'accese,
mirando gli atti per mio mal sì adorni,

piacciati omai col tuo lume ch'io torni
ad altra vita et a più belle imprese,
sì ch'avendo le reti indarno tese,
il mio duro adversario se ne scorni.

Or volge, Signor mio, l'undecimo anno
ch'i' fui sommesso al dispietato giogo
che sopra i più soggetti è più feroce.

Miserere del mio non degno affanno;
reduci i pensier' vaghi a miglior luogo;
ramenta lor come oggi fusti in croce.

giovedì 20 marzo 2008


E questo è da dimostrare bene, sa? con prove ed esempi continui, a noi stessi, implacabilmente. Perché, caro signore, non sappiamo da che cosa sia fatto, ma c'è, c'è, ce lo sentiamo tutti qua, come un'angoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai, che non si può mai soddisfare, perché la vita, nell'atto stesso che la viviamo, è cosi sempre ingorda di se stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati.  Ma legati a che cosa? A questa sciocchezza qua... a queste noje... a tante stupide illusioni... insulse occupazioni... Sì, sì. Questa che ora qua è una sciocchezza... questa che ora qua è una noja... e arrivo finanche a dire, questa che ora è per noi una sventura, una vera sventura... sissignori, a distanza di quattro, cinque, dieci anni, chi sa che sapore acquisterà... che gusto, queste lagrime... E la vita, perdio, al solo pensiero di perderla...


L.P.

giovedì 13 marzo 2008


Agosto 2006, Acireale, serata bellissima, fresca e calda insieme, bel concerto degli Stadio. Non si risparmiarono davvero, più di due ore di canzoni e poi...non mi era mai capitato di stare ad un concerto seduto ad un tavolo all'aperto, con una granita al caffè davanti. Bella serata, tanta gente, bei pensieri, tante canzoni. Tra esse, questa... mi ritorna in mente.


Pelle A Pelle

Faccia a faccia noi nell' alito del caffè
ma cos'è che va via con la nostra allegria
io non ti sento più
Pelle a pelle noi noi con gli occhi buttati via
non mi dici cos'è non ti dico perchè
noi non parliamo più

Le tue labbra chiuse strette lo sai stanno guardando qua
le tue labbra chiuse strette lo sai stanno colpendo qua
le tue labbra piano piano sai mi stanno uccidendo già

L' amore forse forse non è uguale mai
un giorno ride un altro giorno piange un po'
l' amore è amore non ce l' hanno insegnato mai
l' amore è amore...

Pelle a pelle noi e sulla pelle tristezza e guai
dobbiamo uscire da qui quando stiamo così
non riusciamo ad aprirci più

Riapri gli occhi e dai grida almeno che non va
se ti cerco cos'è se mi cerchi perchè
scivoliamo sempre giù

Le mia labbra chiuse strette lo sai stanno guardando te
le mie labbra chiuse strette lo sai stanno colpendo te
le mie labbra piano piano lo sai ti stanno uccidendo già

E' un sogno che non troviamo più
luci spente che luci che non si accendono più
con la mano dai stringi più che puoi
le nostre mani dai che proviamo a tornare su

L' amore forse forse non è uguale mai
un giorno è forte un giorno si addormenta un po'
l' amore è amore non l' abbiamo imparato mai
l' amore è amore...

L' amore è amore...
Testi degli Stadio













sabato 1 marzo 2008

Per un anno di immagini, piccola prefazione a un libro fotografico.




 



Le immagini, hanno potere, ancor più delle parole.


 Hanno insieme il dono della complessità e della semplificazione, hanno la forza di costringerci a completare, nella nostra mente, coi nostri ricordi, con la nostra formazione e la nostra esperienza di vita…ciò che ci propongono.


Lo sapevano bene gli antichi, quando dipingevano nelle cattedrali e raccontavano a chi non sapeva leggere quello che doveva sapere:“ pictura est laicorum literatura”.


Ma anche nel mondo moderno è così e forse l’esempio maggiore è quello di Bill Gates che  con il suo Windows, semplicemente sovrapponendo al freddo e difficile tecnicismo  del DOS le sue icone…ha fatto un sacco di soldi ma proprio tanti, semplificando la vita a chi voleva accostarsi al pc.


Noi, ovviamente non abbiamo intenti didascalici o imprenditoriali: proponiamo delle immagini.


Che vogliono essere, semplicemente, un sunto del nostro lavoro di un anno.


Perché lo facciamo? Intanto, per ricordare. Poi per capire, attraverso la lente dei ricordi, se una cosa è stata bella o meno. Se chi l’ha voluta, i nostri committenti cioè gli Amministratori ed i Cittadini l’hanno gradita, se si può migliorare, se vale la pena di riproporla ancora.


Abbiamo scelto ciò che ci sembrava migliore per rappresentare, di volta in volta, questa o quella manifestazione. Il colore di uno spettacolo, l’attenzione della folla, lo sguardo di un bambino, l’impegno di un artista, un sorriso di donna.


Non è un intento autocelebrativo, siamo consapevoli dei nostri limiti e delle difficoltà in cui operiamo e quindi non ci montiamo la testa.


C’è uno slogan che di questi tempi va di moda e che dice “ si può fare”. Noi diciamo…” si può sempre fare di meglio” ed a questo siamo impegnati.


A fare tesoro degli errori, a cercare di migliorare, contribuendo così, nel piccolo ad arricchire la complessiva qualità della vita nel Comune, a far sì che almeno qualche volta la gente esca di casa, la sera, non per cercare l’offerta culturale e di spettacoli di Roma ma si fermi qui, con piacere…a casa sua.


Ci siamo riusciti l’anno scorso?


 Non sta a noi giudicare eppure pensiamo che alcune iniziative siano state valide, belle, apprezzate.


 Riviviamole assieme, ecco le immagini.


A.M.



e beh, volete vederle tutte? vi regalerò il libro;)


Sabbie Mobili

Demoni e meraviglie 
Venti e maree 
Lontano di gia' si e' ritirato il mare 
E tu 
Come alga dolcemente accarezzata dal vento 
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie 
Venti e maree 
Lontano di gia' si e' ritirato il mare 
Ma nei tuoi occhi socchiusi 
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie 
Venti e maree 
Due piccole onde per annegarmi. 

~ Jacques Prévert ~