Lista di divorzio...
sive
Maxima debetur puero reverentia
Ieri mattina ho partecipato ad un convegno, organizzato per fare il punto sui primi 3 anni di attività dei
Centri per la famiglia
Realizzati a vantaggio dei Comuni del Distretto Socio Sanitario.
Si tratta di due centri per il sostegno ai genitori e ai figli finalizzati a:
- coinvolgere attivamente le famiglie nell'elaborazione di nuove attività e strategie per affrontare i problemi legati al ruolo genitoriale
- potenziare le competenze genitoriali con interventi educativi anche a domicilio
- sostenere la maternità
- offrire spazi di prevenzione e mediazione a minori adolescenti, operatori e insegnanti delle scuole del territorio per contrastare la dispersione scolastica
- creare uno "spazio protetto" per gli incontri tra minori e genitori non affidatari disposti dall'Autorità Giudiziaria.
Le attività per la realizzazione del servizio comprendono:
- interventi specialistici di counseling sociale, educativo e psicologico facilitatori di processi di riacquisizione di competenze evolutive e risolutive di problemi a favore della famiglia;
- interventi educativi domiciliari a favore di minori;
- incontri formativi aventi ad oggetto i diritti nel settore della maternità e paternità responsabile e del diritto di famiglia in generale;
- interventi di sostegno alla donna nella fase della scelta della maternità;
- attività di formazione sui compiti di cura, accudimento e su competenze pedagogiche;
- attività di supporto nella gestione delle relazioni;
- creare nuovi momenti di incontro e scambio tra i genitori, insegnanti e alunni;
- attività di informazione su temi e argomenti considerati “a rischio”, in un’ottica di prevenzione primaria;
- realizzazione di incontri tra genitori non affidatari e figli in forma protetta nei casi in cui l’Autorità Giudiziaria, per le dinamiche gravemente conflittuali interne al nucleo familiare, abbia disposto che avvengano con il controllo e il sostegno di operatori specializzati;
- supporto al mantenimento e alla ricostruzione della relazione con il genitore non affidatario;
- supporto alla costruzione della relazione con un genitore mai conosciuto per un riconoscimento tardivo o per vicende familiari particolarmente complesse.
Chi può accedere
Tutti i cittadini residenti nei Comuni del distretto socio - sanitario ASL Roma G/2
il servizio è gratuito.
Considerato che eravamo partiti da zero e che il territorio distrettuale è così vasto che va dal confine con Roma a quello con la provincia di Rieti si può dire che è stata una scommessa vinta, per i risultati positivi riconosciuti da tutti i partecipanti: amministratori, utenti, operatori sociali, dirigenti scolastici, associazioni e cooperative del terzo settore.
Nel mio intervento non ho parlato degli aspetti tecnico-amministrativi. Questo l'aveva già fatto bene il mio vice, cui da alcuni anni ho affidato il coordinamento dell'Ufficio di Piano di zona del sociale.
Invece ho svolto alcune riflessioni su quello che considero il compito primario delle istituzioni nei confronti del sociale.
C'è una grande Nazione, gli Stati Uniti d'America, che ha posto tra i diritti Costituzionali la " Ricerca della felicità" (The Pursuit of Happiness).
E Muccino, furbescamente, ci ha fatto il suo film, di un certo successo.
Personalmente trovo bello ma anche un po' pretenzioso che lo Stato si occupi della "felicità" dei cittadini.
La felicità è così personale, a volte così indefinibile, a volte così leggera. Tanto leggera che incredibilmente, una volta raggiunta...qualcuno non la regge.
Invece vedrei bene, anche nella nostra Costituzione, il Diritto alla Serenità. Che a mio giudizio discende da cose assai più concrete.
Ah, intendiamoci, i nostri diritti costituzionali teoricamente dovrebbero assicurare la serenità:
tra diritti assoluti, diritti relativi e diritti funzionali gli individui ( e le famiglie) non dovrebbero avere alcun problema.
Sfortunatamente non è così e lo sa bene chi opera nel sociale.
Il diritto al lavoro è compromesso, anche a causa della crisi. Il diritto alla salute, una volta orgoglio del sistema italiano si sta affievolendo tra ritardi inefficienze, scandali e tickets vari. Il diritto all'istruzione tende a diventare una faccenda per ricchi. E temo che il diritto di espressione, la possibilità almeno, per chi sta male, di far sentire la propria voce, si stia perdendo seppellito sotto la congerie delle futilità televisive.
Da alcuni anni le famiglie italiane sono in crisi. E durano di meno. Si rompono, per svariati motivi poi magari si ricompongono in forme nuove, come in un caleidoscopio. Sarà l'evolversi dei tempi e non è detto che se due si accorgono di essersi sbagliati sia un errore separarsi. Anzi, forse è la cosa migliore.
Fatto è che questa minore durata delle famiglie tradizionali e l'aumento delle famiglie non tradizionali apre nuovi scenari ed importanti problemi.
Leggevo ier sera sulle News che è stata inventata la cosidetta " lista di divorzio".
Di stacco una cosa così fa quasi ridere.
"Oibò, la lista di divorzio ma guarda tu che s'inventano..."
Invece è una cosa seria, altroché.
Quando c'è una separazione uno dei coniugi deve lasciare l'abitazione. Questo succede nel 99% dei casi. E sono cavoli amari.
In due, in tre, in quattro si condividono quasi tutti i beni e le spese primarie: l'abitazione, le bollette ma anche il letto i mobili, le pentole le stoviglie...Se si rimane soli, si perde quasi tutto.
Chi esce di casa oltre a dover elaborare comunque il trauma del fallimento di un progetto di vita e la perdita di quello che verosimilmente è stato un amore deve necessariamente affrontare queste miserie, che non sono sciocchezze ma drammi nel dramma.
Ed avere la solidarietà di amici e parenti non è davvero una piccola cosa.
E poi ci sono i problemi di cui DEVE occuparsi la collettività. Che sono le funzioni dei Centri cui accennavo sopra ed anche altre, se si è bravi, se ci sono le risorse.
Quello dei rapporti dei genitori non affidatari con i figli minori è davvero uno dei problemi più grossi nei casi di separazione. Purtroppo, specie nei primi tempi della separazione c'è la tendenza ad usare i figli strumentalmente contro il coniuge ( ex o futuro ex).
E gli avvocati poi, picchiano duro. Sia detto senza offesa ma sempre più spesso tra le già gravi problematiche che sono alla base di una separazione si infilano temi assai spinosi: sospetti, maldicenze o vere e proprie calunnie. Per fortuna i giudici sono capaci di distinguere il grano dal loglio, almeno in generale.
Assicurare ad entrambi i genitori in clima ed un luogo neutrali dove esercitare la propria genitorialità è importante come nuovo inizio per recuperare pian piano rapporti almeno formalmente corretti e tali da non turbare lo sviluppo psicofisico del minore.