martedì 30 marzo 2010


Elezioni...e ricordi

 



Eccomi qui, pur non avendo incombenze dirette nella fase dello scrutinio ho voluto ugualmente essere in sede mentre arrivavano i risultati e man mano venivano caricati sul programma. Si tratta della fase più noiosa ed anche più difficile perché basta un solo incasellamento sbagliato ed il programma si blocca. E poi, su 68 seggi, vai a cercare.
Un paio di problemi ci sono stati. Il primo per un seggio che non riconsegnava risultati e verbali, sono arrivati all' una passata.
Il secondo più perfido: non si riusciva ad incasellare correttamente 6 schede in cui era stato dato per valido il voto al candidato presidente ma viceversa annullato il voto di lista. La possibilità di dare il voto disgiunto porta anche a questo. Alla fine si è trovata la quadra e tutti a casa, poco fa.
Per tre anni, salvo imprevisti, non ci saranno più elezioni e quindi siccome alla fine del 2011 me ne vado in pensione queste per me saranno le ultime, almeno dal punto di vista professionale. Come cittadino spero di averne ancora un bel po', vedremo.
Quante ne ho vissute in 38 anni. Politiche, regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, referendum...decine.
A volte è stato faticoso e stressante, specialmente quando ne ho avuto la maggiore responsabilità diretta a livello comunale, come nel 2001 e nel 2005. Ma sono sempre andate bene ed è stato bello professionalmente ed istruttivo dal punto di vista umano vedere aspettative e speranze, gioia e delusione dei candidati e dei militanti, a seconda dei risultati.
Questa campagna elettorale, a giudizio unanime, è stata la peggiore di tutte ( e speriamo che non ce ne saranno peggiori di questa). In particolar modo qui nel Lazio dove le battaglie legali per le liste sono arrivate al parossismo.
Alla fine ha vinto Polverini. Avrà da affrontare grossi problemi, in testa il grande deficit della Sanità e la crisi occupazionale e sociale. Poiché viene dal sindacato penso che non si dimenticherà dei temi sociali. A quest'ora sarà a festeggiare a piazza del Popolo dove l'hanno raggiunta i big del centro destra ed i grandi elettori. Da domani dovrà pedalare. Speriamo che metta su una buona squadra e che lavori per bene nell'interesse di tutti.
Qui a Guidonia è andata forte

Auguri, Renata.

 

lunedì 29 marzo 2010





Nella casa addormentata

Nella casa addormentata in quest’alba
la luce che si muove al secondo piano
è una stella rimasta lassù



sono sceso senza rumore
per la scala
sono andato attraverso il giardino
fino al bosco di faggi



nella freschezza calma di quest’alba
negli alberi la tenerezza
di una giovane madre
e a passi lenti sul ponte di pietra
la partenza.


venerdì 26 marzo 2010




Quote rosa? Maddeché, aho'?

 



Ué, famo a capisse: Harmel, a proposito delle due canzoni di Adamo che ho postato ne reclamava una almeno di Eva, per la quota rosa. Uhmmmm...
A parte il fatto che io sono contrario alle quote rosa in generale: penso che una persona valida lo sia a prescindere dal sesso ma...insomma, nel mio privato ci vorrebbero le quote celesti, altro che rosa. A casa mia sono in netta minoranza essendo l'unico maschio e persino la tartaruga è femmina!
A parte questo e tornando alle canzoni... Ma non sono quasi tutte dedicate alle donne le più belle canzoni d'amore?
Questa qui, ad esempio. A me sembra veramente bella e significativa di come un amore possa finire ed allo stesso tempo non finire mai.

 



http://www.youtube.com/watch?v=p8iN260Z-SE



 




 




 

giovedì 25 marzo 2010


Auguri Mina
25 marzo 1940 25 marzo 2010
http://www.youtube.com/watch?v=zPECYC92kHo





 


Accanto a te l'estate

http://www.youtube.com/watch?v=ynbuZB--heg


 



Ecco, la mia canzone preferita tra quelle di S. Adamo.
Credo di averla postata più volte negli anni.
Ma tant'è, mi piace tanto e poi mi ricorda una persona...
di una vita fa.


accanto a te l'estate scorrera'
come un sospiro come una carezza
accanto a te l'estate cantera'
come in un sogno come un dolce poema
e mi sento marinaio
quando i tuoi capelli
ondeggiano sul mare
come alghe bionde
e mi sento grande mago
quando con bacio accendo con un bacio
un sole al cielo della tenerezza
accanto a te l'estate
ballera' nel vento
con le bianche vele
sull'acqua d'argento
accanto a te l'estate
vestira' di festa
e ci regalera' i gioielli del sole
accanto a te l'estate
volera' leggera e ci sussurrera'
mille parole d'amore
sara' la nostra estate
per noi due il mondo si dondolera'
ad un raggio di luna
ed ogni notte amor
io ti cullero'
e t'addormenterai
in un manto di stelle
accanto a te l'estate
passera' lasciando nell'aria
una dolce musica
ma accanto a te l'estate
durera' con un incanto
per tutta la mia vita

mercoledì 24 marzo 2010




J'aime, quand le vent nous taquine
Quand il joue dans tes cheveux
Quand tu te fais ballerine
Pour le suivre à pas gracieux
J'aime quand tu reviens ravie
Pour te jeter à mon cou
Quand tu te fais petite fille
Pour t'asseoir sur mes genoux
J'aime le calme crépuscule
Quand il s'installe à pas de loup
Mais j'aime à espérer crédule
Qu'il s'embraserait pour nous
J'aime ta main qui me rassure
Quand je me perds dans le noir
Et ta voix est le murmure
De la source de l'espoir
J'aime quand tes yeux couleurs de brume
Me font un manteau de douceur
Et comme sur un coussin de plume
Mon front se pose sur ton coeur

Salvatore Adamo

http://www.youtube.com/watch?v=5W6Uov3J5VY

 

lunedì 22 marzo 2010



*


Because the night
Take me now baby here as I am
Pull me close try an understand
I work all day out in the hot sun
Stay with me now till the mornin' comes
Come on now try and understand
The way I feel when I'm in your hands
Take me now as the sun descends
They can't hurt you now
They can't hurt you now
They can't hurt you now

Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to us
Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to us

What I got I have earned



What I'm not I have learned



Desire and hunger is the fire I breathe
Just stay in my bed till the morning comes
Come on now try and understand
The way I feel when I'm in your hands
Take me now as the sun descends
They can't hurt you now
They can't hurt you now
They can't hurt you now

Because the night...

Your love is here and now
The vicious circle turns and burns without
Though I cannot live forgive me now
The time has come to take this moment and
They can't hurt you now

Because the night...
*
Perchè La Notte

Prendimi adesso baby qui come sono
Stringimi forte, prova a capire
Il desiderio è forte è il fuoco che respiro
L'amore è un banchetto sul quale ci sfamiamo

Avanti ora prova a capire
Come mi sento quando sono nelle tue mani
Prendi la mia mano, vieni al riparo
Loro non possono ferirti ora
Non possono ferirti ora non possono ferirti ora
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché la notte appartiene al desiderio
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché la notte appartiene a noi

Ho dubbi quando sono sola
L'amore è uno squillo, il telefono
L'amore è un angelo travestito come desiderio
Qui nel nostro letto finché mattino arriva
Avanti adesso prova a capire
Come mi sento sotto il tuo comando
Prendi la mia mano mentre il sole tramonta
Loro non possono toccarti ora
non possono toccarti ora, non possono toccarti ora
perché la notte appartiene agli amanti

Con l'amore dormiamo
Con dubbio il circolo vizioso
Gira e brucia
Senza di te non posso vivere
Perdona, questo desiderio acceso
Io credo che sia ora, troppo vero di sentire
Cosi toccami ora, toccami ora, toccami ora
Perché la notte appartiene agli amanti

Perché stanotte ci sono due amanti
Se crediamo nella notte, ci fidiamo
Perché stanotte ci sono due amanti……


 

domenica 21 marzo 2010



http://www.youtube.com/watch?v=7SCpJzAhINE

 



Ormai sono 14 anni che navigo nel web e spesse volte mi sono ritrovato a chiedermi il significato di questi rapporti internettiani, di questo " conoscere" cose pensieri, persone, in questo modo, mediale e mediato.
E se poi è vero che qui le persone
si spogliano della propria ambiguità per essere più vere. O viceversa se è vero il contrario: che stiamo qui e facciamo sforzi per mostrarci non come siamo ma come vorremmo essere visti.
Poi ho capito che c'è una terza verità che però è quella antica. Qui siamo uno nessuno e centomila proprio come diceva Pirandello. E Non siamo quindi quello che siamo veramente, non siamo quello che vorremmo mostrarci. Siamo solo quello che gli altri ci vedono. E le parole che scriviamo -questo sì- possono essere pericolose. Possono innescare processi mentali, timori od aspettative che mai e poi mai ci saremmo aspettati. Ho riproposto il racconto del piccolo principe e della volpe perché mi sembra il più emblematico.
Con una differenza: se il piccolo principe ha addomesticato la volpe una ragione c'era: si erano messi d'accordo prima.
E se la volpe al momento dell'addio ha sofferto, fa niente: ce lo sapeva già!




Monna Lisa Sofi



Amos  Folsanini



Osman Finosali



Simona Flanosi



Non Siamo Falsi




Ernest Hide
di E.L. Masters
Trad. A. Pizzo



La mia mente era uno specchio:
Ha visto ciò che ha visto, conosciuto ciò che ha conosciuto.
In gioventù la mia mente era lo specchio
di un vagone in corsa
afferrava e perdeva pezzi di paesaggio.
Poi col tempo
grandi graffiature sono state fatte sullo specchio,
lasciando che mondo esterno entrasse
e quello interno uscisse.
Perchè questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con guadagni e perdite.
La mente vede il mondo come una cosa a parte
l’anima costruisce il mondo come se stessa.
Uno specchio graffiato non riflette l’immagine
e questo è il silenzio della saggezza.



My mind was a mirror:
It saw what it saw, it knew what it knew.
In my youth my mind was just a mirror
In a rapidly flying car,
Which catches and loses bits of the landscape.
Then in time
Great scratches were made on the mirror,
Letting the outside world come in,
And letting my inner self look out.
For this is the birth of the soul in sorrow,
A birth with gains and loses.
The mind sees the world as a thing apart,
And the soul makes the world at one with itself.
A mirror scratched reflects no image –
And this is the silence of wisdom.

sabato 20 marzo 2010


di come una giornata faticosa possa finire con un bel film

http://www.youtube.com/watch?v=T6i66i9L1zo&feature=related


 






 



Ogni tanto la polizia o i Carabinieri durante i loro controlli trovano dei minori stranieri senza documenti e apparentemente senza nessuno che li conosca. Tecnicamente si chiamano " minori stranieri non accompagnati". Per stabilire la loro età l'A.G. dispone l'esame radiologico delle ossa, che è sufficientemente indicativo. In questo caso la legge prevede che se ne debba occupare il comune sul cui territorio vengono trovati. Da noi succede spesso perché abbiamo un territorio assai grande, proprio attaccato a Roma e perché ci sono i Mercati Generali di Roma il "Centro Agroalimentare Romano".
Che sarebbe di Roma ma a suo tempo Rutelli pensò di trasferirlo a Guidonia e così è. A volte trovano anche piccoli zingarelli sorpresi a rubare negli appartamenti. Sicuramente i "grandi" che li accompagnano ci sono ma ovviamente si guardano bene dal comparire.
Invece i minori che trovano al CAR sono sempre egiziani. Sempre e soltanto egiziani. Una volta il maresciallo dei CC di Tivoli Terme me ne ha portati 7 tutti insieme. Egiziani per due motivi: il primo perché ormai quasi tutte le piccole frutterie di questo territorio sono gestite da egiziani, il secondo, bisogna dirlo, è che per gli Egiziani il lavoro minorile, anche di bambini piccolissimi è del tutto normale. Cioè, ufficialmente è proibito, come da noi, in pratica è diffusissimo.
Anni fa ricordo di aver visto lungo i palmeti in riva al Nilo una infinità di edifici sulla facciata dei quali c'era scritto " Carpet School". E pensavo, ingenuamente "accidenti quante scuole professionali hanno qui". Poi ci sono entrato e mi si è accesa la lampadina. Col cavolo che erano scuole. Erano fabbriche di tappeti e basta. Solo che ai telai non c'erano adulti ma soltanto bambini, alcuni piccolissimi. Perché a quanto pare più le dita che annodano i fili dei tappeti sono piccole, più vengono pregiati. Alla faccia.
Insomma oggi pomeriggio non vedevo l'ora di defilarmi dall'ufficio dopo aver passato una giornata del tipo " di tutto e di più" tra cui anche un solenne battibecco col numero uno quando ...paff, mi cerca la Polizia.
E mi rifila 'sti tre ragazzi, età accertata 17 anni, tutti e tre. Piccoli , scuri, educati, silenziosi. Gli egiziani sono così. Fanno tenerezza.
Quando queste cose succedono in orari lavorativi non è niente, ci pensano gli assistenti sociali. Chiamano i vigili, li caricano in macchina e li portano in una delle case-famiglia convenzionate. Tanto poi scappano ( per fortuna che scappano, altrimenti a 100 euro l'uno pro die ci manderebbero in dissesto finanziario).
Ma il venerdì pomeriggio, alle 17 passate in tutto l'edificio c'ero solo io, che litigavo con un vecchio file recuperato da un dischetto (ah i dischetti, sembra mille anni fa) e non mi si voleva aprire.
Insomma, ci ho messo due ore a sistemare gli egiziani, poi sono tornato a casa.
Ma siccome non avevo fame ( ehm...) ho detto a mia moglie " andiamo al cinema" e lei mi ha risposto che sì.
Davvero un bel film " mine vaganti" andatelo a vedere, non ve ne pentirete.
E non ve lo racconto, lo scoprirete da soli.
Posso solo dire che mi è piaciuto tutto: la storia, gli attori, la fotografia, l'ambientazione ( ah, Lecce, quanto mi sei cara) le musiche. Tutto.
Un film che tratta con delicatezza e poesia un tema che in Italia è ancora drammatico ( e spesso crea drammi), che diverte ( ci sono momenti davvero esilaranti) che fotografa e disvela uno spaccato di società e di umanità vera ( pur se ovviamente enfatizzata in alcuni tratti). Belle le canzoni scelte, alcune di Patty Pravo.
Ozpetek l'ho conosciuto, anni fa. Anzi ci feci pure una figuraccia perché me lo presentarono dopo che essendo seduto accanto a lui ci avevo parlato di cinema per mezz'ora e non l'avevo riconosciuto. Gli parlavo di Moretti e Muccino seduti allo stesso tavolo e lui cortesemente mi rispondeva su loro. Quando passò a salutare l'organizzatore ci fece " ah, vedo che vi conoscete". Dalla mia faccia  lui capì che non l'avevo riconosciuto ma si mise a ridere. Io mi scusai e la sua risata me lo rese ancora più simpatico.
Insomma sono stato bene stasera, mi sono rilassato, ho tacitato la coscienza saltando la cena ( ma salto pure il racconto del pranzo, stendiamo un velo pietoso...hehe)
E adesso navigo un po', lunedì è ancora lontano.

 

martedì 16 marzo 2010


Aldo Fabrizi



la dieta


Doppo che ho rinnegato Pasta e pane,
so' dieci giorni che nun calo, eppure
resisto, soffro e seguito le cure...
me pare un anno e so' du' settimane.

Nemmanco dormo più, le notti sane,
pe' damme er conciabbocca a le torture,
le passo a immaginà le svojature
co' la lingua de fòra come un cane.

Ma vale poi la pena de soffrì
lontano da 'na tavola e 'na sedia
pensanno che se deve da morì?

Nun è pe' fà er fanatico romano;
però de fronte a 'sto campà d'inedia,
mejo morì co' la forchetta in mano!

http://www.youtube.com/watch?v=-OEpnJC0TNI&feature=related

lunedì 15 marzo 2010


B
o della canzone perduta




When you're weary
Feeling small
When tears are in your eyes
I will dry them all

I'm on your side
When times get rough
And friends just can't be found
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Like a bridge over troubled water
I will lay me down

When you're down and out
When you're on the street
When evening falls so hard
I will comfort you

I'll take your part
When darkness comes
And pain is all around
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Like a bridge over troubled water
I will lay me down

Sail on Silver Girl,
Sail on by
Your time has come to shine
All your dreams are on their way

See how they shine
If you need a friend
I'm sailing right behind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind

Simon And Garfunkel

http://www.youtube.com/watch?v=mbpAy8STOak


Quando sei giù
E ti senti piccola
Quando hai le lacrime nei tuoi occhi
Io le asciugherò tutte
Sono dalla tua parte
Quando i tempi diventano duri
E amici semplicemente non ne trovi

Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me

Quando sei giù di corda
Quando sei sulla strada
Quando la sera arriva così dura
Io ti darò conforto
Io sarò dalla tua parte
Quando arriva la oscurità
E l’ansia è tutta intorno

Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me

Dispiega le vele ragazza d’argento
Dispiega le vele
E’ il tuo tempo di risplendere
Tutti i tuoi sogni sono sul loro cammino
Guarda come risplendono
Se hai bisogno di un amico
Io sto navigando proprio al tuo fianco

Come un ponte sulle acque agitate
Io libererò la tua mente
Come un ponte sulle acque agitate
Io libererò la tua mente.

Non poteva essere B
e lo sapevamo.
Ed è stato A,
 splendidamente A.
Dal primo
all'ultimo giorno.
A come Amore
A come Addio

Grazie

Amos Farmer

 

domenica 14 marzo 2010




http://www.youtube.com/watch?v=S6uth8q6Has&feature=related

Pria di lasciar la sponda,
il buon nocchiero imìta;
vedi se in calma è l'onda,
guarda se chiaro è il dì.
Voce dal sen fuggita
poi richiamar non vale;
non si trattien lo strale
quando dall'arco uscì.

Metastasio

domenica 7 marzo 2010





She would never say where she came from
Yesterday don't matter if it's gone
While the sun is bright
Or in the darkest night
No-one knows
She comes and goes
Good-bye Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with ev'ry new day
Still I'm gonna miss you
Don't question why she needs to be so free
She'll tell you it's the only way to be
She just can't be chained
To a life where nothing's gained
And nothing's lost
At such a cost
Good-bye Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with ev'ry new day
Still I'm gonna miss you
There's no time to lose, I heard her say
Cash your dreams before they slip away
Dying all the time
Lose your dreams and you
Will lose your mind
Ain't life unkind
Good-bye Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with ev'ry new day
Still I'm gonna miss you.


Sostenere che quello è un decreto interpretativo è come dire che la terra è piatta. Certo, chi ci vuol credere ci crederà o almeno farà finta di farlo ma non è così. Quindi ci saranno strascichi giuridici a non finire. Paradossalmente se la Pdl perdesse le elezioni nel Lazio il Governo potrebbe non farlo ratificare in parlamento e queste verrebbero annullate legittimamente. Bel casino.
E' per questo che la legge vieta ( vieterebbe) di fare decreti in materia elettorale. Ma chi se ne frega...al Berlusca ormaiquesti sembrano dettagli irrilevanti.
Così non va. Certo nemmeno il fatto che moltissimi elettori non avrebbero trovato sulla scheda le persone che sono intenzionate a votare sarebbe stata un bella cosa. Però la colpa sarebbe stata tutta e solamente di chi ha fatto il pasticcio. Allora io dico che almeno costoro dovrebbero chiedere scusa agli elettori. Sarebbe il minimo.

venerdì 5 marzo 2010


 


Una vita fa



Come rapida si vede
onda in fiume, in aria strale,
fugge il tempo, e mai non riede
per le vie, che già passò:
e a chi perde il buon momento,
che gli offerse il tempo amico,
è castigo il pentimento,
che fuggendo ei gli lasciò.

 Metastasio, Ariette
LIX





venti



http://www.youtube.com/watch?v=2Up6li8QA0M&feature=related


Metastasio, ariette
XLIV



Non so se la speranza
va con l'inganno unita;
so che mantiene in vita
qualche infelice almen.
So che sognata ancora
gli affanni altrui ristora
la sola idea gradita
del sospirato ben.




http://www.youtube.com/watch?v=q_fAEdw7ts0

mercoledì 3 marzo 2010

17, ovvero...
per parlare un po' di lavoro

Stamattina per il mio lavoro è stato un gran giorno. Avevamo organizzato un convegno di tutti i 17 Distretti Socio Sanitari della Provincia di Roma, per fare il punto sulla attuazione della legge quadro nazionale dei Servizi Sociali, la  328 del 2000. E quindi sui Piani di Zona del Sociale, sui vari aspetti e problemi tecnici, politici e giuridici che ci si sono presentati in questi primi 10 anni.
Eravamo tanti:
L'Assessore Provinciale ai Servizi Sociali
17 Assessori dei Comuni Capofila dei Distretti Socio Sanitari
17 Dirigenti dei Servizi Sociali
17 Direttori dei Distretti Sanitari
17 Coordinatori degli Uffici dei Piani di Zona
Più vari funzionari ed addetti ai lavori, in tutto un centinaio di persone.
Ero un po' preoccupato perché era la prima volta che il mio Comune decideva di ospitare questo evento periodico, promosso da alcuni anni dall'assessore provinciale Claudio Cecchini, una persona veramente in gamba ed instancabile nel seguire da vicino e coordinare lo sviluppo dei progetti distrettuali. In più avendo il Consiglio comunale approvato il bilancio di previsione venerdì sera ho potuto firmare il provvedimento di organizzazione soltanto ieri alle 13,30!
Invece è andato tutto molto bene ed  è stata una bella soddisfazione.
Bene nel senso che ognuno ha potuto illustrare aspetti e problemi di un istituto, l'Accordo di Programma, che da un lato permette di rendere alla popolazione servizi omogenei su un ampio territorio, anche in comuni piccolissimi che altrimenti non potrebbero permettersi il " lusso" di pagare nemmeno un assistente sociale, da un lato ha creato, specialmente per i Comuni Capofila, problematiche nuove, non ultima quella di dover fare, spesso, da banca, anticipando i soldi che dalla Regione arrivano ormai con 2 anni di ritardo.
Bene però ( per fortuna ) anche nel senso che comunque i piani di zona sono decollati, che molti servizi da sperimentali sono diventati organici al sistema, che altri lo stanno diventando.
Purtroppo c'è da fare una considerazione negativa: a quasi 10 anni dal varo della 328/2000 che è il Vangelo dei Servizi Sociali la Regione Lazio non ha trovato il tempo, in due legislature, di emanare la prevista legge regionale. L'anno scorso era stato presentata una proposta di legge decente ( per fortuna in tema di servizi sociali destra e sinistra sono meno distanti di quello che si può credere ) ma la fine ingloriosa della legislatura Marrazzo ha mandato tutto a puttane ( ops, volevo dire a trans).
Ora, anche mettendo da parte per il momento la tragicomica farsa di quello che sta succedendo per le imminenti elezioni regionali, bene che vada il nuovo Consiglio si insedierà a giugno. E benché la proposta di legge presentata la scorsa legislatura abbia passato già il vaglio di tutte le istanze previste nell'iter e sia sostanzialmente una buona legge, atta a risolvere le problematiche insorte nei 10 anni di sperimentazione, appare poco verosimile che il nuovo Consiglio regionale la approvi così com'è. Sicuramente ci saranno emendamenti e l'iter dovrà ricominciare.
Insomma, bene bene che vada sarebbe una fortuna vederla pubblicata giusto per il decennale della 328, ad ottobre prossimo. Vedremo.
Quali sono i problemi non risolti?
Innanzitutto l'entità degli stanziamenti a disposizione. Sono praticamente gli stessi da 10 anni.
Nel frattempo c'è stata l'inflazione che sappiamo, ci sono stati i giusti aumenti contrattuali degli operatori e c'è, almeno per quanto riguarda il Distretto RM G2, un aumento di popolazione che solo per il comune capofila vale 1700 persone l'anno e quindi 17.000 in 10 anni.
Certo, c'è la possibilità per i comuni di cofinanziare i progetti ed alcuni ( come il mio ) lo fanno, mettendo a disposizione dei Servizi Sociali quote considerevoli del bilancio. Ma alcuni proprio non possono. Ormai la finanza degli Enti Locali è ridotta al lumicino e per un comune piccolo stanziare 20.000 euro per pagare un assistente sociale è semplicemente una chimera.

Poi c'è il problema della ASL. La legge 328 è stata pensata per favorire l'integrazione dei servizi socio sanitari sul territorio. Quindi per esempio per l'assistenza domiciliare i comuni devono fare quella sociale ( assistenti sociali e psicologi che seguano gli utenti, operatori che vanno a riordinare la casa, a fare la spesa, a cucinare, a spogliare, lavare e rivestire l'utente ecc) Ma se l'utente ha bisogno di una iniezione, di un catetere o quant'altro l'operatore ADEST quasto non può farlo, nemmeno se lo sapesse fare, sarebbe un pericoloso abuso. Ci vuole un infermiere o quantomeno un operatore sanitario. E qui casca l'asino: le ASL del Lazio non hanno un centesimo. E non hanno nemmeno il personale. Il piano di rientro dal deficit spaventoso di oltre 10 mld di euro imposto dal Commissario di Governo è ferreo. Tickets e niente spesa, chissà per quanti anni ancora.

Un altro problema è quello del personale degli Uffici del Piano di Zona. Questo per me è stato, in questi anni davvero una dolorosa e frustrante spina nel fianco.
A causa del blocco delle assunzioni negli anni non ho potuto che assumere dei precari e sempre dovendo stare attento a risparmiare. Addirittura per la figura del Coordinatore dell'Ufficio di Piano dovetti duplicare le funzioni della mia vice di allora dandole un forte impegno in più e una davvero piccola indennità rispetto alle responsabilità che le mollavo. E quando questa nel 2003 se ne andò a lavorare in un altro comune mi ritrovai in un solo colpo senza vice e senza responsabile del PdZ. E riguardo alle altre tre figure professionali...quante ne sono passate. Le assumevo, stavano un anno e poi o se ne andavano avendo trovato un lavoro più stabile oppure semplicemente non potevo riassumerle per non compromettere il Piano generale delle assunzioni dell'Ente, che non si può sforare. Dal maggio dell'anno scorso in quell'Uffico ho finalmente una buona squadra e completa. Due laureate e una buona amministrativa con il diploma. Ma so già che non durerà perché la legge Brunetta mi impone di non  tenerle più di tre anni. Quindi queste persone, giovani, capaci e motivate, che sicuramente tra due anni avranno completato la loro maturazione professionale e saranno al top delle capacità lavorative...semplicemente dovranno andare a casa. E dovrò ricominciare daccapo, con altre persone. Cosa ci guadagna la P.A. con questa legge del nanolo, ( o del cavolo) ancora lo debbo capire.
Alt, ho detto dovrò. In realtà tra due anni me ne vado anch'io. A settembre 2011 compio i 40 anni di servizio, a marzo 2012 mi si apre la " finestra" per andare in pensione. Insomma, un po' mi dispiace ma mi pare anche giusto, largo ai giovani.

Non ultimo problema (però qui mi fermo): i servizi che rendiamo alla popolazione a livello distrettuale non sono in economia ma in appalto. Quindi quantomeno ogni tre anni va rifatto per ognuno di essi  un progetto nuovo e va messo a bando. Solitamente un bando europeo perché si tratta di servizi che comunque nel triennio costano ognuno milioni di euro.
Per approvare il progetto ed impegnare la spesa occorre prima redigerlo passando per i vari comitati tecnici, ottenere il parere del terzo settore, dei sindacati a livello regionale ecc. Poi deve passare all'approvazione dell'Assemblea Istituzionale composta dai 9 sindaci dei comuni, dalla ASL e dalla provincia ( assai correttamente l'assessore provinciale, per rimanere super partes rispetto ad amministrazioni locali di diverso colore non vota) poi deve essere inviato alla Regione corredato anche dal rendiconto di quello precedente. La Regione lo esamina e può richiedere chiarimenti oppure approvarlo. Una volta approvato dalla Regione in teoria potrei procedere ad emettere il bando di gara. Ma solamente in teoria, perché dal momento in cui la Regione approva al momento in cui eroga i finanziamenti attualmente passano due anni! Quindi, o il Comune Capofila si prende l'onere di anticipare i soldi ( ammesso che li abbia ) oppure non posso farlo perché una volta assegnato l'appalto e firmato il contratto poi l'impresa appaltatrice comincia ad operare e mensilmente emette fattura. E chi la paga?
In pratica, quindi i distretti socio sanitari si trovano ad operare con progetti fatti 2 anni fa!

Perché allora ho detto all'inizio che il convegno è andato bene?
Beh, intanto perché c'è stata la possibilità di confrontare le problematiche affrontate, scoprendo, per fortuna che non sono solo di un distretto ma della generalità e che quindi a livello politico c'è la possibilità di proporre modifiche normative atte a ridurle.
Poi perché il giudizio sull'andamento dei servizi è stato trasversalmente univoco: positivo per i risultati comunque raggiunti rispetto alla situazione di partenza, negativo rispetto alla gestione del personale e dell'aspetto finanziario. questo è importante perché un conto è pensare, di fronte ad una soluzione che non viene " ma saremo noi incapaci?" un conto è dire, tutti insieme  "cerchiamo di migliorare il sistema".
Infine perché a problemi uguali alcuni hanno trovato soluzioni diverse, anche in presenza di una non chiara definizione giuridica dell' Accordo di programma che non è un Consorzio e nemmeno una Unione di comuni e quindi difficilmente definibile per molti aspetti.
Ah, mi scordavo: perché ci sono stati anche un ottimo coffee break ed un ottimo pranzo ed ho speso solo 2700 euro, compreso l'affitto della sala e dell'impianto multimediale!;)

martedì 2 marzo 2010

in ogni istante della vita siamo ciò che saremo

 non meno di ciò che siamo stati...
O.W.
*

@


Ciò che ho scritto di noi

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole

ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe


ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
*
Nazim Hikmet