martedì 29 dicembre 2009

CAIVS VIBVLLIVS FIDVS
AETATIS SVAE LIX


Quello con Pavarotti era un post abortito, confesso. Avevo delle cose da dire e volevo esordire con una canzone. Poi mi hanno distratto, non ho avuto tempo ed è rimasto così. Capita.
Iin realtà avrei voluto toglierlo ma voi ci avete fatto dei commenti, come fare? Non si poteva più!:)
Mi viene sempre in mente una frase che diceva nonna : un bel tacer, non fu mai scritto".
Ed è così. Almeno qui.
 Ci sono in realtà dei bei silenzi ma accadono quando magari uno o diversi sensi comunicano. Comunicano con un'altra persona, con le cose, con il Creato intero.
Uno sguardo a volte dice più della Treccani e così il tocco di una mano, un sorriso, un profumo, un volo d'uccelli, una musica,un tramonto sul mare, la luna alta nel cielo, un prato verde e rosso di fiori...quante cose parlano. E come parlano.
Qui no. Cioè, puoi anche tacere, non scrivere nulla ma allora il blog...che senso avrebbe?
Stasera sono uscito, mi sono fatto un regalo. Una reflex, che non porterò in vacanza, perché dovrei studiarmi le istruzioni e non ne ho voglia. Però sentivo il bisogno di regalarmi una cosa e l'ho fatto.
Ecco...a volte FARE è più facile che DIRE.
Succede, a volte, di ripromettersi di non lasciare cose non dette. Proprio così.
Ma poi si inizia con una, piccola, insignificante. Si pensa " che male c'è?" e a questa ne seguono magari altre. Magari più importanti, di quelle che piano piano fanno scendere un sipario pesante, che allontanano. Succede.
Ah, ci vorrebbe la lettura del pensiero...o forse no. Forse sarebbe peggio. Chissà.
Tra un po' quest'anno finisce. Tra un paio di giorni.
E ne inizia uno importante.
Non che quelli passati non lo siano stati. E sono sicuro che saranno importanti anche quelli dopo. Quanti saranno saranno.
Ma il 2010 sarà il compimento dei miei 60 anni. Mica pizza e fichi, ahò, sessantanni. Vedi come suona liscia e piana ed anche un po' rotonda, questa parola? Sessantanni!!
Hehehe, niente più problemi da cinquantenne aggrappato ad un residuo di giovinezza. Uè, diventerò ANZIANO!.
Anzi, secondo il regolamento che io stesso ho redatto anni fa avrò diritto, nientemeno, che ad iscrivermi ad uno degli 11 Centri sociali anziani del comune, potrò andare a giocare a carte, ballare il liscio e fare il soggiorno estivo a Cesenatico!
Uggesù, se ci penso mi viene la pelle d'oca!:)
Ma torniamo alle cose non dette. Passato il momento giusto, non vale più. Meglio tenersele dentro. Per sempre. Meglio non essere afflitti da quel male che i francesi chiamano " ésprit de l'escalier".
Se sei uscito e stai già per le scale...che torni indietro a dire quello che volevi e non hai detto? Meglio andare e pensare al domani.
E domani si parte.
A voi che leggete, un saluto e l'augurio di ogni bene:)



mercoledì 23 dicembre 2009


 

 

Adesso voglio vedere chi dice che non sono mattiniero!


 

Beh, credo di aver esagerato un po' con caffè e sigarette, ieri. Così non sono andato a letto. Ho lavorato un po', navigato un po', guardato un po' la tv e così via dicendo, di tutto un po'. Ah, la vecchiaia! Ormai a letto non ci vado. Mi faccio una doccia e vado un po' in campagna a raccogliere broccoletti ( se ieri notte il gelo non li ha bruciati ). Poi in ufficio, dove spero di avere poco da fare. Anzi qualcosa voglio fare:uno scavo archeologico sulla scrivania, per buttare od archiviare un po' di roba vecchia!
E mo, che vi dico?
Niente, vi lascio una canzone. Avrei voluto mettere un saluto vocale, l'avevo pure preparato ma a quanto pare le registrazioni Nokia il blog non le accetta. O non sono abbastanza capace, boh, vacci a capire.



Svegliaaaaa!!!!!






 

sabato 19 dicembre 2009

Un Natale, ancora


Silent night, holy night!
All is calm, all is bright.


Round yon Virgin, Mother and Child.
Holy infant so tender and mild,
Sleep in heavenly peace,
Sleep in heavenly peace.


Silent night, holy night!
Shepherds quake at the sight.
Glories stream from heaven afar
Heavenly hosts sing Alleluia,
Christ the Savior is born!
Christ the Savior is born.


Silent night, holy night!
Son of God love's pure light.


Radiant beams from Thy holy face
With dawn of redeeming grace,


Jesus Lord, at Thy birth.
Jesus Lord, at Thy birth.



 

Lo so, a Natale ci manca una settimana, c'è tempo. Ma stasera, salendo su al mio borgo natio ho avuto piena l'impressione dell'atmosfera natalizia. Pioveva acqua gelida e pungente, a tratti grandinava. Ho parcheggiato davanti al Duomo, non c'era nessuno in piazza. Il ristorante lì a due passi, sono entrato in fretta.
Dentro...quasi un salto nel passato: i miei compagni delle elementari e delle medie, ragazzi ormai quasi sessantenni, come me:)
E' così che ti accorgi di invecchiare, nello specchio degli altri. Le ragazze che sono diventate quasi tutte prosperose matrone, contentissime di parlare dei nipotini, i ragazzi con i capelli bianchi o d'argento (chi li ha ancora eh).
A dire il vero viviamo quasi tutti nei dintorni eppure mi sono meravigliato di quanto poco li abbia incontrati negli ultimi 5 anni. E sono stato contento di rivederli.
Vite diverse, destini diversi, mediamente fortunati, alcuni purtroppo segnati da brutte cose, come D. che ha dovuto seppellire il figlio ed a tratti ti accorgi che ci pensa. E come ci pensa. Ma stasera siamo stati in allegria, senza troppo pensare a quel che è stato. L'argomento era...dove andiamo la prossima primavera per la gita dei 60 anni?. C'erano le proposte più disparate ed anche alcune costose, di più giorni.
Quando l'hanno chiesto a me mi sono astenuto. Ho detto " scegliete voi, a me basta che passiamo una giornata insieme in allegria, non c'è mica bisogno che ci allontaniamo troppo".
P. , che è stata sempre la più sveglia, è venuta a sedermisi vicino e mi ha detto " ho capito perché hai detto così, grazie".
Andando via ho trovato la macchina coperta di grandine fina fina, immagino che domattina il Lucretile sarà tutto imbiancato. Ho messo in moto ma invece di prendere la discesa sono salito su al colle dei Cappuccini per dare uno sguardo alla strada dove abitavo da piccolo, la casa di mio nonno, la casa col cavalluccio di marmo , dove sono nato.

venerdì 18 dicembre 2009


 Des Ronds Dans L'Eau
(Francoise Hardy)


Tu commenças ta vie
tout au bord d'un ruisseau
tu vécus de ces bruits
qui courent dans les roseaux
qui montent des chemins
que filtrent les taillis
les ailes du moulin
les cloches de midi
soulignant d'un sourire
la chanson d'un oiseau
tu prenais des plaisirs
à faire des ronds dans l'eau
aujourd'hui tu ballottes
dans des eaux moins tranquilles
tu t'acharnes et tu flottes
mais l'amour, où est-il ?
l'ambition a des lois
l'ambition est un culte
tu voudrais que ta voix
domine le tumulte
tu voudrais que l'on t'aime
un peu comme un héros
mais qui saurait quand même
faire des ronds dans l'eau
s'il y a tous ces témoins
que tu veux dans ton dos
dis-toi qu'ils pourraient bien
devant tes ronds dans l'eau
te prendre pour l'idiot
l'idiot de ton village
qui lui est resté là
pour faire des ronds dans l'eau
pour faire des ronds dans l'eau

lunedì 14 dicembre 2009

Un po' di sonno, un po' di sigarette, un po' di stanchezza...
un po' di Mina, un po' di  Gibran,
un po' di me, dopo una doccia fredda in campagna




La mente soppesa e misura,
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento puo' soffiare e placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
ma il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.
K. Gibran




 

domenica 13 dicembre 2009


Caro amore
nei tramonti d'aprile
caro amore
quando il sole si uccide
oltre le onde
puoi sentire piangere e gioire
anche il vento ed il mare.

Caro amore
così un uomo piange
caro amore
al sole, al vento e ai verdi anni
che cantando se ne vanno
dopo il mattino di maggio
quando sono venuti
e quando scalzi
e con gli occhi ridenti
sulla sabbia scrivevamo contenti
le più ingenue parole.

Caro amore
i fiori dell'altr'anno
caro amore
sono sfioriti e mai più
rifioriranno
e nei giardini ad ogni inverno
ben più tristi sono le foglie.

Caro amore
così un uomo vive
caro amore
e il sole e il vento e i verdi anni
si rincorrono cantando
verso il novembre a cui
ci vanno portando
e dove un giorno con un triste sorriso
ci diremo tra le labbra ormai stanche
"eri il mio caro amore".


Testi di Fabrizio De Andrè


mercoledì 9 dicembre 2009



Da giovin quand'amavo, amavo, pareami dolce assai a scorciare il tempo
per mio vantaggio, oh, codesti eran guai.

W. Shakespeare Amleto, AttoV, Scena I


martedì 8 dicembre 2009


83° Corso Allievi Ufficiali



Navigando su internet ormai si trova di tutto. E così mi sono imbattuto in questo filmato. Poi mi sono accorto che a metterlo è stato il mio amico Mario, che assieme a me ha passato quegli indimenticabili 5 mesi tra la primavera e l'estate del 76 alla Caserma Rossetti, Cecchignola, Roma.
Quante marce, quante corse, quanta fatica e sudore ( a volte anche lacrime ) quante ore di studio e di addestramento in quella caserma...quante volte ti ritrovavi a pensare " noo, stavolta non gliela faccio proprio!"
In effetti non tutti ce la facemmo. Eravamo una novantina, circa 80 riuscimmo a completare il Corso. Poi le agognate stellette, la sciabola, la sciarpa blu.
E fummo Signori Ufficiali, 33 anni fa.
Grazie Mario:)