mercoledì 3 ottobre 2007

Ancora una poesia











TAGORE












O madre, nei purpurei raggi del tuo volto
io guardo i tuoi occhi misericordiosi.
O madre, la tua parola, distruggendo la morte,
si alza silenziosa nell' immenso cielo.
 
Sulla terra tutti ti riveriscono,
tutti ti onorano nelle fatiche della vita.
Fiduciosi mettiamo il corpo, l' anima, tutto
Nell' incensiere dell' adorazione.
 
O madre, nei purpurei raggi del tuo volto,
io guardo i tuoi occhi misericordiosi.
Nel tuo vassoio d' oro oggi verserò lacrime di dolore.
O madre, ti cingerò il collo di una collana di perle.
 
Poco importa se i miei capelli diventano grigi,
sono sempre giovane e vecchio.
Come il più giovane e il più vecchio di questo villaggio.
Alcuni hanno negli occhi sorrisi semplici e dolci,
alcuni un furbesco ammiccare.
Alcuni piangono alla luce del giorno,
altri piangono in segreto nel buio.
Hanno tutti bisogno di me
e non ho tempo di rimuginare sull' eternità.
Ho la stessa età di ciascuno, e cosa importa
Se i miei capelli diventano grigi.


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