martedì 8 novembre 2011


Caro Nino, addio, con affetto


 


Stamattina uscendo di casa presto ho visto per caso gli annunci mortuari per Nino Novacco.
Ci sono rimasto assai male. Certo, aveva la sua età ed io  non lo vedevo da alcuni mesi ma non mi aspettavo che fosse in pericolo di vita.
Con lui se ne va una grande personalità, un amico del Mezzogiorno ma soprattutto dell'Italia, un mecenate colto e raffinato amante dell'arte come dell'economia.
Molti lo hanno ricordato, oggi.Lo voglio fare anch'io per i motivi che dirò ma prima di tutto voglio citare le parole che ha avuto per lui il Presidente Giorgio Napolitano:

“Scompare con Nino Novacco una personalità di rilievo del meridionalismo italiano. Il suo è stato un lungo, coerente e tenace impegno di affermazione del ruolo del Mezzogiorno nello sviluppo democratico dell’Italia repubblicana, di valorizzazione delle risorse e potenzialità delle regioni meridionali e di manifestazione delle loro esigenze e legittime aspettative”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio di cordoglio per la morte di Nino Novaccco.
“I lunghi anni di presidenza della Svimez – ha sottolineato il capo dello Stato – hanno rappresentato il culmine di tale impegno, avendo egli fatto di quella istituzione la tribuna più autorevole del movimento culturale e politico democratico per il progresso del Sud e per l’unità tra Nord e Sud”.

Il mio paese, Montecelio, è stato per lui luogo d'adozione assai amato, quasi come la sua adorata Sicilia.
A Montecelio si è sposato, ha messo su una splendida dimora aperta ai concittadini. Ha amato Montecelio e noi monticellesi ameremo sempre il suo ricordo.
Personalmente lo conobbi negli anni 80 quando insieme ci battemo per salvare dalla escavazione selvaggia la stupenda riserva di Poggio Cesi. Fu una battaglia vinta che cementò un'amicizia che per me era anche devozione ed ammirazione nei confronti di una persona colta, gentile, dotata di un carisma ed una autorevolezza immensa.
La sua "sala della Pace" il suo " giardino degli allori" sono stati da 30 anni a disposizione dei concittadini per mostre, manifestazioni culturali, eventi sociali di ogni tipo e sempre a  spese della sua splendida, civica munificenza.
Ricordo con dolce malinconia le nostre conversazioni sui dialetti, la pacatezza con cui cento volte mi ha spiegato la sua visione, politica e civile della nostra storia.
E ricordo con il sorriso la sera in cui, senza preavvisare gli portai in casa Vittorio Sgarbi. Ci accolse con divertita gentilezza, in giacca da camera, gli mostrò la sua casa, la collezione di quadri. E Vittorio, che in quei primi anni 90 era più arrogante e scatenato che mai rimase affascinato da questo elegante e colto signore che gli teneva testa per competenza e conoscenza e gli si rivolse con inusitata deferenza durante tutto il colloquio. Quando andammo via, un'ora e mezza dopo mi disse " Alfò, sei davvero fortunato ad avere un amico così"
Adesso Nino non c'è più. Ma non c'è più soltanto nella sua mortale fisicità. Vive nella sua opera, nei suoi scritti, nella memoria di chi gli ha voluto bene ed ha avuto la fortuna di fare un pezzo di strada con lui. Addio, Nino, da amico ad amico, da monticellese a monticellese, da allievo a maestro, da figlio a padre, addio.
Alfonso

9 commenti:

piccerella ha detto...

questi addii sono duri d'accettare.
gli hai fatto un bel ragalo con le tue parole ma lo hai fatto anche a noi :)

albafucens ha detto...

.. mi sono emozionata a leggere

ma sai dici bene Nino non c'è più solo nella sua fisicità..
per il resto un pezzetto di Lui chiunque ne ha incrociato la strada, ora lo porta con sè, come te, che gli hai dedicato questo pensiero

un abbraccio e un caro saluto

oldf ha detto...

Alfo', splendide parole per un caro amico
però...
...però, scusa eh!, ma non è che sto' blog diventa l'Antologia di Spoonriver?

Volevo solo sdrammatizzare un po'.
Perché non ci racconti un po' della tua "nuova" vita da pensionato?
Te la sei svignata proprio quando sono diventata vicaria
mannaggia!

ladolcetempesta ha detto...

alla morte non c'e rimedio
ma morire lasciando un bel ricordo dietro di se
e' un bel morire se questo si puo' dire
e la commemorazione cosi accorata
di un'allievo al proprio maestro sia pur solo di vita
famelo di' non e da tutti l'averla



che gli sia lieve ovunque egli sia


e se anche non sarebbe il post giusto
la nostra cara comune amica dice il giusto

dopo il giusto tempo
ci aspettiamo il racconto dei tuoi giorni da pensionato
se hai finito con il censimento

un saluto dalla padania a te e alle tue care/i ospiti

caiovibullio ha detto...

Oldf, bella vicaria, non sono ancora andato in pensione!;)
Il mio ultimo giorno di servizio sarà il 30 dicembre e quindi il 31 dicembre 2011 comincerò a parlare da pensionato, ecco;)
Che poi sarò un pensionato sui generis perché ho già in piedi altre attività, forse troppe a dire il vero. Ricevere offerte di lavoro a 61 anni è una cosa che certamente lusinga però ho deciso che farò solo quello che mi piace, questo lo so già.
E' vero, alla mia età le cerimonie d'addio sono più frequenti e quindi ne parlo. E lo faccio volentieri. A me la morte non fa per nulla paura mentre ho paura per la qualità della vita, breve o lunga che sia ancora. Temo soprattutto di perdere la capacità di ragionare lucidamente. Così come temo di diventare un vecchio rancoroso come ne vedo tanti. Questo mi dispiacerebbe.
Ti abbraccio:)
*
Dolce tempesta ma sì, rcconti ce ne saranno ancora ( se Splinder non chiuderà, come sostengono alcuni).
Il censimento sta andando benissimo, ISTAT ci ha già fatto i complimenti e proprio oggi ha mandato  parte dei fondi che ci permetteranno di dare un acconto ai rilevatori prima di Natale. Però tra pochi giorni comincia la fase più difficile: trovare quelli che già risultano ma non hanno compilato il questionario e soprattutto trovare quelli che non risultano e che invece stanno qui.
La legge anagrafica dice che la residenza si deve prendere nel luogo " dove si trascorre la maggior parte dell'anno" cioè 6 mesi più un giorno. Ma siamo in un paese democratico e quindi è anche difficile costringere la gente che per svariati motivi ( principalmente economici) ha interesse a mantenerla in un luogo diverso da dove effettivamente abita. Vedremo.
Baciotti:)
Caio

jouy ha detto...

Le persone che amiamo o stimiamo non raggiungono mai l'età per lasciarci. Ho perduto amici cari e carissimi so che cosa si prova. Ciao!

oldf ha detto...

Ancora non vai in pensione?

Allora te ne stai rinchiuso per bene [da bravo panda] tutte le volte che mi capita di venire in Comune!

caiovibullio ha detto...

jouy, Smack
*
oldf è vero che sono sempre indaffarato, quella che dirigo è la struttura più grossa dell'Ente, ho 94 collaboratori di ruolo più alcuni esterni e numerosi stagisti quindi c'è sempre da fare. Però se capiti basta che mi fai chiamare dalla guardia giurata e stai sicura che ci vediamo, ormai sono passati anni dall'ultima volta che ti ho vista:)
Però sono sicuro che sei sempre più carina e spiritosa:)
Ma se mi vuoi trovare qui devi venire prima di Natale, dopo sarò ramingo perché anche se pensionato ho qualche attività tra Caserta, Nettuno e Valmontone.

valleianniello ha detto...

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