Nassirya, ancora
Ho visto ai Tg il rientro delle bare. Solite scene, solite autorità. Solito ( e unico vero) dolore dei parenti. Non mi spinge al cinismo questa cosa, no ma alla rabbia, tanta rabbia. E' del tutto naturale che un soldato possa morire in guerra e i nostri soldati stanno laggiù in mezzo a una guerra, non per una allegra escursione. Però i soldati di una nazione che si dice democratica non dovrebbero morire un solo metro fuori dei confini della patria. Non lo dico per loro ma per chi ce li ha mandati.
5 commenti:
..che tristezza..
Un abbraccio,
Alidada
Io li ho visti ma non al tg, sono sfilati sotto le mie finestre tra i suoni delle sirene delle scorte e gli applausi di chi si è fermato per strada o era in casa come me, ha capito e si è affacciato. Una lunga sfilata di moto e auto di polizia, alte cariche e parenti affranti. Il loro dolore è stato il dolore di tutti.
A parte gli idioti che oggi hanno avuto il coraggio di inneggiare a "Dieci, cento, mille Nassiriya" durante la May Day Parade a Milano
ho dimenticato di firmare al #2 comunque ero io, come promesso R.d.S.
R.d.S. Purtroppo imbecilli ce ne sono sempre stati e sempre ci saranno. Adesso poi è pieno di gente di 40 anni che pretende di vivere come se ne avesse 16. La mia città è base militare, il nostro aeroporto alimenta le missioni in Iraq, Kosovo, Afghanistan. Io ho laggiù conoscenti ed amici, per i quali non posso che trepidare. Inoltre conosco bene la vita militare, essendo un ufficiale in congedo. Il soldato ha per primo dovere l'obbedienza. Ce li hanno mandati e si stanno comportando benissimo, nessuno dovrebe, mai, prendersela con loro. Detto questo ribadisco che politicamente, a mio giudizio, è stata una cosa sbagliata mandarli, anche perché ha incrinato la politica europea in materia: noi da una parte, francesi e tedeschi con un'altra idea. Per me prima tornano e meglio è.
eh, ho fatto come te, non mi sono linkato;) Scrivo, velocemente, dall'ufficio. Sono Caio
ciao
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