sabato 24 novembre 2007

Dedicato a Goltaire, che fa teatro e non solo...



AMLETO, Atto V sc. I


...........


PRIMO BECCHINO: Ebbene, messere, la sua cotenna è così conciata dal suo mestiere, che tiene fuori l'acqua per gran tempo, e l'acqua è una gran corruttrice di quel figlio di puttana d'un cadavere. Ecco ora un teschio che è stato in terra ventitré anni.


AMLETO: Di chi era?


PRIMO BECCHINO: D'un pazzo figlio di puttana gli era; di chi pensate che fosse?


AMLETO: Eh, non so.


PRIMO BECCHINO: La peste a lui, pazzo furfante! Ei mi versò una fiasca di vino del Reno sul capo una volta. Proprio questo teschio messere, era, messere, il teschio di Yorick, il buffone del re.


AMLETO: Questo?


PRIMO BECCHINO: Proprio questo.


AMLETO: Fammi vedere. (Prende il teschio) Ahimè, povero Yorick! Io lo conobbi, Orazio; una persona d'infinita arguzia, d'una fantasia eccellentissima; egli m'ha portato sul dorso mille volte; ed ora, come nella mia immaginazione, ne aborrisco! lo stomaco mi si rivolta... Qui pendevano quelle labbra ch'io ho baciato non so quante volte. Dove sono le vostre beffe, ora? le vostre capriole? le vostre canzoni? i vostri lampi d'allegria che usavano far scoppiar dalle risa la tavola?


non un solo ora, per farsi beffe del vostro proprio ghigno? Tutto sganasciato? Ora andate alla camera di madonna, e ditele, che si dipinga pure dello spessore d'un pollice, a questo aspetto conviene ch'ella si riduca; fatela ridere di questo... Ti prego, Orazio, dimmi una cosa.


ORAZIO: Che cosa, mio signore?


AMLETO: Pensi tu che Alessandro avesse questa apparenza sottoterra?


ORAZIO: Proprio questa.


AMLETO: E quest'odore? puah! (Depone il teschio)

ORAZIO: Proprio questo, mio signore.


AMLETO: A quali vili usi noi possiam tornare, Orazio! Perché non potrebbe l'immaginazione seguire la nobile polvere d'Alessandro, fino a trovarla a turar il buco d'una botte?


ORAZIO: Sarebbe una considerazione troppo ricercata, questa.


AMLETO: No, affé, nient'affatto; ma per seguirlo colà con sufficiente moderazione, e guidati dalla probabilità, a questo modo: Alessandro morì, Alessandro fu seppellito, Alessandro torna alla polvere, la polvere è terra, della terra noi facciam creta; e perché con quella creta in cui egli fu convertito, non potrebbero turare un barile di birra?


Il gran Cesare, in cenere converso, tura un buco ed il vento tien lontano; la creta che tremar fe' l'universo, che debba far da schermo al tramontano!


Vabbeh, ci siamo capiti, A. non è un post funereo questo: è solo per dire che alla fine, potenti o no, siamo tutti uguali. Allora, santa pazienza e...ridiamoci sopra:)


9 commenti:

alidada ha detto...

tiriamo avanti... e anche velocemente... troppo.
Un abbraccio per te mio caro Caio :-)

alidada ha detto...

tiriamo avanti... e anche velocemente... troppo.
Un abbraccio per te mio caro Caio :-)

alidada ha detto...

tiriamo avanti... e anche velocemente... troppo.
Un abbraccio per te mio caro Caio :-)

alidada ha detto...

tiriamo avanti... e anche velocemente... troppo.
Un abbraccio per te mio caro Caio :-)

goltaire ha detto...

Caro Amico mio grazie del pensiero. Il teatro è solo una parte della mia vita. Questa vita che per il momento non mi consente di fare teatro con la stessa serenità di qualche anno fa. I motivi li sai. Ma pochi li capiscono. E mi "violentano"...ora ho bisogno di prendere una bella boccata di aria fresca. Quell'aria di cui abbiamo bisogno quando tutto intorno a noi è inquinato...e allora messaggi come il tuo - letti nel loro latente significato - ci fanno sentire meno soli!

ladolcetempesta ha detto...

polvere siamo e polvere ritorniamo
vabbhe alternativa non c'e ne' pero' possiamo fare una cosa non adagiarci sulle cose ma volare nella vita e quando saremo riadagiati come polvere che sia almeno polvere amata
wwwwwwwwww che poesia di prima mattina tranquillo e l'antibiotico che parla:-p
un bacetto e ritorno a letto

ladolcetempesta ha detto...

polvere siamo e polvere ritorniamo
vabbhe alternativa non c'e ne' pero' possiamo fare una cosa non adagiarci sulle cose ma volare nella vita e quando saremo riadagiati come polvere che sia almeno polvere amata
wwwwwwwwww che poesia di prima mattina tranquillo e l'antibiotico che parla:-p
un bacetto e ritorno a letto

ladolcetempesta ha detto...

polvere siamo e polvere ritorniamo
vabbhe alternativa non c'e ne' pero' possiamo fare una cosa non adagiarci sulle cose ma volare nella vita e quando saremo riadagiati come polvere che sia almeno polvere amata
wwwwwwwwww che poesia di prima mattina tranquillo e l'antibiotico che parla:-p
un bacetto e ritorno a letto

ladolcetempesta ha detto...

polvere siamo e polvere ritorniamo
vabbhe alternativa non c'e ne' pero' possiamo fare una cosa non adagiarci sulle cose ma volare nella vita e quando saremo riadagiati come polvere che sia almeno polvere amata
wwwwwwwwww che poesia di prima mattina tranquillo e l'antibiotico che parla:-p
un bacetto e ritorno a letto