mercoledì 27 maggio 2009

LAETITIA AVG(VSTI) N(OSTRI)


ovvero di come ogni imperatore


abbia la sua Letizia


 


LONDRA - "Un pericolo" per l'Italia. Due grandi giornali inglesi, il Financial Times e l'Independent, usano stamane la stessa espressione parlando di Silvio Berlusconi, alla luce delle vicende che hanno recentemente coinvolto il primo ministro e del suo rifiuto di rispondere alle domande che gli ha posto la Repubblica.

Dopo i numerosi servizi dei corrispondenti da Roma della stampa britannica, e due editoriali molto critici verso Berlusconi apparsi sul Times di Londra, quotidiano filoconservatore, e sul Guardian, quotidiano filolaburista, oggi a occuparsi del caso sono il quotidiano della City, considerato l'organo di informazione più autorevole d'Europa, e l'Independent, che dedica alla questione un ampio ritratto del premier italiano su due intere pagine.

Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l'Italia e un maligno esempio", afferma l'editoriale non firmato, dunque espressione dell'opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto frai tre commenti del giorno nella pagina "Op-Ed" (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, "Without fear and without favor", ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno. "Mentre vengono poste pesanti domande sulla sua relazione con un'adolescente che sogna di diventare una star, domande che sua moglie è stata la prima a sollevare, Berlusconi si è rivolto contro il suo più ostinato interrogante, il quotidiano di centro-sinistra la Repubblica, ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande sostenendo che sono viziate da un pregiudizio politico. Egli ha mostrato simile belligeranza verso i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall'essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto".








Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l'editoriale del quotidiano finanziario, è di "svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l'intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente". Il pericolo è "mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo". Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti".

Il lungo articolo dell'Independent, firmato dall'ex corrispondente da Roma, Peter Popham, ricostruisce punto per punto tutti gli sviluppi della "Berlusconi's story", chiedendosi se un leader coinvolto in così tanti scandali, controversie e processi, possa finire per perdere il potere a causa di una vicenda apparentemente minore, come la partecipazione al compleanno di una ragazza diciottenne, riportata inizialmente in un trafiletto di giornale da Repubblica, ma poi gonfiata dalla decisione di Veronica Lario di chiedere per questo il divorzio, sostenendo che suo marito ha incontri "con minorenni", che "non sta bene" e che "ha bisogno di aiuto". L'implicita allusione dell'Independent è allo scandalo Watergate, anch'esso iniziato con una piccola notizia di cronaca, un apparente tentativo di furto nel quartier generale del partito democratico americano, ma poi terminato con le dimissioni di Richard Nixon. Il quotidiano londinese conclude che oggi Berlusconi è di fronte al "rischio reale" di perdere consensi alle prossime elezioni europee, particolarmente dopo le critiche espresse da alte autorità della Chiesa cattolica per il suo comportamento. La questione dei suoi rapporti con Noemi Letizia, afferma il giornale, "non è triviale". Vivere in Italia oggi è "come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio". Gli scandali di Mani Pulite, anziché portare alla nascita di una rivitalizzata "Seconda repubblica", hanno condotto a una "Età di Silvio e al lento ma costante degrado delle istituzioni democratiche della nazione". Se il primo ministro può "mentire così spudoratamente" sulla sua relazione con una teen-ager, allora l'Italia "è in pericolo".


(27 maggio 2009)



10 commenti:

harmel ha detto...

Beh
io resto sconcertata che queste cose..VERE..dobbiamo leggerle sui giornali stranieri
La Repubblica stà facendo giornalismo di inchiesta e piano piano stà tirando fuori le "zelle" del presidente del consiglio
Ma tutti gli altri giornali?
e le Tv?

E' vero lui è un pericolo per la nostra Italia..io lo avvertii subito anni fa quando seppi della sua "discesa in campo"
Provai un angoscia che non sono più riuscita a scrollarmi di dosso.
E che le sue tv e il suo potere mediatico sarebbero state al suo servizio mi fu palese una domenica pomeriggio
A Canale5 stavano trasmettendo il solito programma pomeridiano.
Si era in campagna elettorale..e come ospite arrivo Mel Brooks
che ad un certo punto disse..sicuramente perchè imbeccato da qualcuno..FORZA ITALIA!
Spensi immediatamente la tv..e vidi le mie paure prendere forma! :-(

caiovibullio ha detto...

sopravviveremo:)

harmel ha detto...

credi?:-((

buongiorno Caio

caiovibullio ha detto...

ah, bien sur madame!:)
Et bonjour a vous:)

harmel ha detto...

Caio
parla in Monteceliese che ti capisco megliooo! :-))


dimmi chi è Ettore!
non puoi sganciarmi la bomba di ettore e del suo fidanzato nel mio post e non dirmi altroooo!:-))))

harmel ha detto...

Caio
ascolta questo

http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/6137556

caiovibullio ha detto...

te l'ho detto di là:)
Il giuramento di Berlusconi sul fatto che non è andato con la minore mi ha fatto venire in mente una vecchia barzelletta romagnola!;)

caiovibullio ha detto...

da qui non l'ascolto, le casse devono avere problemi, lo sentirò stasera da casa:)

harmel ha detto...

a me invece il giuramento di berlusconi mi ha fatto venire la nausea e la pelle d'oca!!:-)

Oggi sei dispettoso e reticente ..insomma..ti è venuta in mente la barzelletta?
e raccontala no??:-))

Buon pomeriggio

caiovibullio ha detto...

in un paesino romagnolo da alcuni mesi si parla insistentemente di una relazione tra il maturo parroco ed una giovane e bella parrocchiana.
Prima una voce, poi due, poi tre, infine un diluvio, con tutti i particolari in cronaca.
Ovviamente, gira che ti rigira c'è chi riporta la cosa al parroco sicché, dopo averci pensato e ripensato questi decide di prendere il toro per le corna e fa trapelare che la domenica ne avrebbe parlato in chiesa, dopo la messa.
E la domenica, che messa, un pienone, tutti lì ad aspettare le parole del parroco.
Che la prende alla lontana, ricorda la sua carriera, quanto vuole bene al paese, ai parrocchiani, quanto bene abbia fatto, nel tempo. Poi si richiama ai valori morali, alla sua onestà, rammenta come sia diversa la vicinanza spirituale con quella fisica e che appunto, lui, se ha frequentato giovani parrocchiane lo ha fatto per la cura dell'anima. Tutti zitti. E lui parla, parla ancora, infervorandosi sempre di più nel silenzio di tomba che avverte come scetticismo.
Infine non ne può più e sbotta, con un direttissimo " E sappiate, che io a quella ragazza non ho toccato neanche un pelo!"
Di nuovo silenzio assoluto. Ma dopo un attimo, in quel silenzio, una voce, chiara e distinta, proveniente dal fondo della chiesa...." ssciorbole, che mira!"