martedì 22 marzo 2011


Tanto pe’ postà…

 





 
Per caso mi è capitata sotto gli occhi la data in cui ho creato il mio profilo Caiovibullio su digiland. Era il 2001, quindi 10 anni fa.
Dieci anni in internet sono un’eternità almeno io la vedo così. A questi aggiungiamone altri quattro perché era il 1997, l’anno in cui morì mio padre, la prima volta che ebbi la connessione a casa, che incominciai ad esplorare questo mondo che già allora era vasto anche se non come adesso. Quanta gente si conosce, quanti pensieri si scambiano, quanti…sentimenti.
Dopo un paio di giorni che avevo la connessione qualcuno in ufficio mi disse che c’erano le chat. La sera pensai “ mo provo”. Digitai “ chat in italiano” su un motore di ricerca e mi apparse il link di Clarence.
Clerence non c’è più, da alcuni anni. Era una chat che a me piaceva molto, senza pvt, tutta in chiaro.
Con il modem a 36k prima ed a 56 dopo ci voleva un’eternità per fare il refresh di una pagina. Ma che bello. Lì, come un imprinting, ho conosciuto alcune persone che saranno sempre presenti alla mia mente. Alcune, anche nel cuore, sempre.
La prima persona che mi ha rivolto la parola in chat fu Artemisia.
Ricordo che era raffreddatissima quella sera, scherzammo un po’ con il raffreddore. Frasi magari banali ma che avevano il pregio di essere scambiate con questo nuovo mezzo, così affascinante.

Ah, intendiamoci, a me è sempre piaciuto parlare con la gente. Mi ha aiutato a vincere la timidezza abissale che avevo da ragazzo. A 21 anni avevo già il baracchino, la mitica radio trasmittente CB, con la quale, siccome il mio paese è in posizione elevata e scoperta, riuscivo a parlare con gente che si trovava in un raggio anche di 50 km. Un’enormità, allora.
Ma internet è un’altra cosa. Qui, a parte la differenza del fuso orario che a volte è un problema, si parla davvero con tutto il mondo. E così parlavo con Mati la canadese come pure con Cassy l’americano e con una ragazza australiana di cui non ricordo il nome e, ovviamente, tanti italiani ed italiane.
Cominciammo a scambiarci le mail, poi il telefono. Con alcuni ci siamo visti. Una volta soltanto o magari molte volte, a seconda delle possibilità o anche della volontà, positiva o negativa, di rivedersi.
Alcune delle persone cui sono più affezionato non le ho mai incontrate. Ma non è detto che non lo farò, uno di questi anni.
E con gli anni sono sicuro che qualche torto l’avrò anche fatto, qualcuno l’avrò anche subito ma sono altresì sicuro di aver ricevuto tanto dal tempo che ho trascorso on line, nelle chat, nelle ML, nei blog. Dal tempo e dalle persone, soprattutto. Perché bisogna avere sempre ben chiaro che chi sta aldilà della luce fredda del monitor è una persona umana, con la sua sensibilità, le sue aspirazioni le sue speranze, i suoi progetti di vita.
Alcuni meccanismi che scattano nelle chat e nelle ML non mi sono mai piaciuti: il fare branco nel dileggiare chi dimostra scarsa capacità culturale o magari grammaticale o sintattica. E poi le dietrologie, i pettegolezzi il “ chi fa questo o quello con chi” ecc. ecc.
Quando scoprii la prima volta che c’era un “dietro le quinte” della chat, che magari dopo che uno/a era uscito/a si scatenava il pettegolezzo, ci rimasi molto male.
Poi mi abituai a conviverci. In fondo basta fregarsene. O magari basta non appassionarcisi troppo.
Però su questo “ non appassionarsi” devo chiarire un po’. E questo mi riporta al titolo di questo post. Perché del blog mi importa mentre delle chat confesso che non mi importa più.
Io non faccio mai un post “ tanto per postare”.
Lo faccio sempre perché ho un pensiero che mi frulla per la testa. Magari pensando ad una sola persona, magari pensando solo a me stesso, ad una emozione del giorno ( o della notte ) ad un ricordo, a un sorriso, ad un sogno.
Ebbene sì. Alla mia non tenera età mi capita ancora di sognare, lo faccio  spesso e mi piace.
Sarà che sono sabino e si sa che i Sabini “ quod volunt somniant”
Oggi una funzionaria, una delle più brave, non riusciva a leggere un appunto frettoloso con il quale le avevo rimandato indietro un provvedimento che  avevo trovato incompleto. Mi è sembrata offesa e siccome ha quasi la mia età e ci ho confidenza le ho chiesto di passare dalla mia parte della scrivania per spiegarle quello che avevo scritto in modo minuscolo in un piccolo spazio del foglio.
Spiegato il concetto ha alzato gli occhi e siccome il mio pc ha uno schermo enorme non ha potuto non vedere i chupa chups di “ limonami” ( di cui tutto si può dire meno che non sono vistosi, eh  ).
Allora è scoppiata a ridere e mi ha fatto “ Alfò, che cavolo è sta cosa?”
E io “ Antone’, questa è ‘na cosa seria, nun ride, che te levo la P.O.!”
Ecco, il bello è che l’ho detto ridendo però è una cosa cui credo veramente. Questo nostro modo di comunicare…durerà, non durerà? Chi può saperlo. Io spero di sì. Però mi preme dire che fin che durerà, con tutta la sua leggerezza, con gli scherzi, con i sottintesi, con le iperboli, con le amichevoli prese in giro…per me sarà una cosa seria! J
Caio 

 

41 commenti:

piccerella ha detto...

che bella cosa che hai scritto
io non leggo MAI  i post lunghi, questo invece l'ho letto perché lo hai fatto con semplicità e affetto.
si evince, come da una norma chiara, precisa e concorsante
chiedi a tua figlia

tittidiruolo ha detto...

Bello questo post , mi sono anche un po' ehmm commossa, poco poco però...
Il primo pc l'abbiamo acquistato nel dicembre del 1998, per il mio maggiore che stava imparando  acsa del nonno con un 3.1, noi avevamo un Windows 98 tipo a, poi installammo il B, versione riveduta e corretta.
Mettemmo la comnnessione internet  l'anno seguente.
Mi ricordo quanto lui si incaponiva sul pc se funzionava a singhiozzo..
Ho iniziato ad usare la mail con outlook express quando lui andò in Inghilterra da solo.nell 2002.
Il blog l'ho fatto nel 2007, solo da allora ho iniziato pian piano a chattare.
 A conoscere persone.. sì perchè come dici tu, oltre lo schermo ci sono persone con cuore cervello e volontà magari diverse dalla nostra, non è solo leggerezza.
La dolcezza e l'affetto con cui descrivi la tua esperienza, mi ha chiarito alcune cose anche della mia .. grazie CAIO ( sempre Claudio? facci sapè),
Tu sei uno di quegli incontri speciali, (anche senza il suv )

caiovibullio ha detto...

Zoppico ancora un pochino ma nel complesso sto bene ed anche abbastanza in pace con il mondo. Questo post, sì, rispecchia il mio pensiero, così come si è formato negli anni riguardo alle cose del web.
Riguardo a voi, care amiche, so di avere il vostro affetto e vi voglio bene, suv or not to suv
Però, scherzi a parte una strapazzatina ve la darei davvero!

piccerella ha detto...

strapazzatina senza ghiaccio...dopo eh

tittidiruolo ha detto...

 
 con ghiaccio!!!

piccerella ha detto...

no, io!
non voglio essere dolorante per giorni e giorni dopo...

titti,
tu hai strani desideri :)PPPP

caiovibullio ha detto...

Oscula qui sumpsit, si non et cetera sumet,
Haec quoque, quae data sunt, perdere dignus erit.
Quantum defuerat pleno post oscula voto?
Ei mihi, rusticitas, non pudor ille fuit.
Vim licet appelles: grata est vis ista puellis:
Quod iuvat, invitae saepe dedisse volunt

Chi ha colto i baci, se non non coglie il resto,
è ben degno di perdere anche ciò che ha avuto!
Cosa sarebbe mancato a raggiungere il fine dopo di quelli?
Ahimè, sarebbe salvatichezza, non pudore!
Chiamala pure violenza! Questa violenza piace alle donne:
vogliono dare come per forza, ciò che a loro piace!



Ovidio, Ars amatoria, Liber I, l. 669-674

'a Picci ma che ne sai tu, si vede che la Titti è appassionata di letteratura latina e non si spaventa della vis grata puellis;)
'a Picci ma che ne sai
 

caiovibullio ha detto...

però, Titti, quelle so' giapponesi, mi pare. Con tutto il rispetto e l'affetto che ho per il Giappone e per le amiche di mia figlia, Junko e Ayumi...so' piccole piccole piccoleeeee e con le gambette un po' storte!

piccerella ha detto...

è vero, le giapponesi hanno un pò le gambe storte :))
macchè vai a pensare, Caio?e poi ti sono utili eh..tu che sei un omone puoi fare il trenino passandoci all'interno :)PPPP

caiovibullio ha detto...

ahahah porelle, dovrei infilarle come perle? Oddio, per piccine che siano io mica sono così dotato
Mi hai fatto pensare a quel bellissimo film di Bunuel, "belle de jour" dove una signora di buona società ma molto annoiata, Catherine Deneuve, per vincere la noia andava a prostituirsi in un bordello di lusso. In una scena un potenziale cliente chiede ad un altro che lo è già il grado di "disponibilità" della bellona. E quello mima il gesto di infilare un ago...

tittidiruolo ha detto...

PIGNOLI !!
 Io ho visto solo due figliole un po' "provate" a refrigerarsi sul ghiaccio.. evoi giapponesi qui, gambette stortine là..quel film di bunuel l'ho visto anche io secoli fa, mica capivo come si potesse fare sesso per superare la noia, ero e sono sognatrice ...

piccerella ha detto...

beh forse è come fare shopping.
io quando sono annoiata, non c'ho voglia di fare nulla..figuriamoci il sesso..
però mi garba andare dal parrucchiere!

caiovibullio ha detto...

è vero, andare dal parrucchiere è gratificante. Io più modestamente vado dal barbiere Tonino il napoletano, ci sto pochissimo perché è svelto ma ne esco sempre di buonumore.
Vado a mangiare, ciao:)

piccerella ha detto...

raccontaci cosa hai magnato!

caiovibullio ha detto...

Dunque: ho mangiato in un bar-tavola calda e mi sono fatto prendere dalla curiosità: polpettone al forno con patate. Mi sembrava proprio come quello che faceva mamma quando ero piccolo!
Non male. Del resto avevo mooolta fame. Poi crostata e caffè. Niente vino, solo acqua.
Poi siccome mi era arrivata la lettera della banca che mi informava di avermi sostituito carta di credito e bancomat con i nuovi modelli muniti di microcip e siccome la banca sta proprio davanti al bar ho avuto la malaugurata idea di entrare e con l'occasione ho ricaricato pure la ricaricabile, prosciugata dalle figlie. Dopo 40 minuti e 50 firme sono uscito!

Cosimopiovasco ha detto...

Interessante riflessione, con - per quanto mi riguarda - molti punti di contatto e altrettante divergenze: anch'io sono entrato nell'informatica a fine anni '90, e la prima cosa a cui mi sono convertito subito, in modo totale e senza remore, è stata la posta elettronica (da subito ho cominciato a innervosirmi con chi si ostini a usare fax, telefono e posta cartacea, e persevero tuttora: la trovo un'innovazione paragonabile alla teleselezione degli anni '60). Non dimenticherò mai la volta che, un po' titubante, inviai una mail ad un circolo letterario di Melbourne-Australia a mezzanotte, e lessi la risposta alle otto del mattino successivo!
Nei confronti dei social network (blog, chat, messaggerie) ho invece nutrita a lungo un'irrefrenabile diffidenza: ci volle tutto l'affetto di una cara amica (Riuriuchiu) per convincermi ad approcciare Splinder e Messenger, e lo feci molto tardi, a fine 2006, e solo perché in preda ad una terribile crisi depressiva da canna del gas, come si dice da queste parti; non mi ci volle molto per superare le mie resistenze... anche se in seguito, purtroppo, ho avuto modo di conoscere anche FaceBook e Twitter... bleah! (scusa il conato di vomito!).
La sto facendo lunga, caro Caio, quindi taglio qui... ma una curiosità mi resta: che cappero c'entra con queste tue interessanti elucubrazioni sulla nostra conversione a Internet, in prossimità del passaggio di millennio, Orizzonti perduti di Battiato (gran bell'album, niente da dire!) che è del 1983?!
Salutoni, tuo
Cosimo

caiovibullio ha detto...

eheh. Beh potrei cavarmela dicendo che il 1983 per me è stato un anno importante, soprattutto per la nascita di Livia e per la carriera, visto che quell'anno vinsi anche il concorso da dirigente. Invece no, nemmeno mi ricordavo che quella canzone fosse dell'83. Non è correlata a questo post, hai ragione. Diciamo che mi frullava per la testa, per altri motivi, e l'ho messa:)

tittidiruolo ha detto...

la nascita di Livia, le vacanze a Valencia.. sta Livia insomma ti allarga il cuore d'affetto paterno, di sano orgfoglio
e.... Selvaggia... ? beh? eddai su papino...

caiovibullio ha detto...

Ma no, un conto è l'ammirazione un conto è l'amore. Anzi, se c'è una cosa che mi sento di rimproverarmi è che alla seconda gliene perdono assai di più di quanto non facessi con la prima. Comunque il bello dell'amore per i figli è che è infinito e questo credo che tu lo sappia bene.
Guarda che carina sta foto

tittidiruolo ha detto...

L'amore per i figli non ha confini..
 O dove si trova quella piazza? Il muro è consumato assai, molto dipinto, anzi variopinto, usato consumato e provato... proprio come l'amore quando diviene perfetto...
 bacioni alfo' !!!

Cosimopiovasco ha detto...

Eh, ma non vale! Dovresti dirlo dov'è quella piazza, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che l'abbia fotografata tu al tuo paese ...
Certo non è troppo attinente allo spirito del post, visto che si trova nel cuore del quartiere più malfamato di Genova, non lungi dalla mitica Via del Campo immortalata da De André... e lì vicino c'è anche Vico dello amor perfetto, non molto più in là Via alla torre dell'amore... e i maliziosi ragazzotti genovesi citano spesso, assieme ad esse, anche Salita della favagreca, che non sarà il massimo della finezza come doppio senso, ma insomma...
Fuor di celia, c'è una graziosa leggenda rinascimentale su quei luoghi, a proposito di un re di Francia e di una popolana genovese... non mi metto a raccontarla perché non la finirei più, ma basta digitare quel nome sulla barra di Google...
Ciau!
Cosimo

caiovibullio ha detto...

Cosimo, no, veramente non lo so. Al mio paese ci sono un po' di strade dal nome affascinante, come via degli Scacchi e via delle Fate. Poi ce n'è una che si chiama via della Lapide che però la Lapide non c'è più da secoli, hai voglia a cercarla!;)
Quella foto l'ho presa dal sito di una mia conoscente ma non so nemmeno se sia pertinente ad un posto vero. San Guggol dice che sta a Genova, Però...me piace!
*
Maria Mati', un bacione anche a te:)

piccerella ha detto...

io che figli non ne ho, se dovesse arrivare un nipote avrò per lui un amore infinito..ma spero tanto sia femmina!!

caiovibullio ha detto...

zia piccerella!

piccerella ha detto...

bella di zia piccerella tua!

piccerella ha detto...

non ho detto a te!!

caiovibullio ha detto...

Ellosò, io mica finisco per A. Però mi hai fatto sorridere, gli avvocati in vena di tenerezze so' rari

piccerella ha detto...

inizi per A però
io forse e purtroppo sono più tenera che avv

caiovibullio ha detto...

Ennò, che avvocato sei, se tenera?
Avvocati e pm devono èsse cattivi!
Tempo fa mia figlia ha sostenuto l'accusa contro uno imputato di stalking, aggravata dal fatto che è un membro delle forze dell'ordine. Giorni prima del processo mi fa " papà, sono sicura che questo è colpevole però chiedo l'assoluzione perché le prove non reggono, tanto ha già un altro procedimento in cui però la vittima ha dei testimoni e lì lo frego".
Io le ho detto " boh, secondo me devi essere comunque severa, chiedi il minimo della pena".
Così ha fatto però il giudice l'ha assolto.

piccerella ha detto...

io sono tenera nel pvt, sul lavoro c'è un'altra nunzietta.
mi sdoppio, lì non mi faccio fregare.
io se dovessi avere due procedimenti con lo stesso soggetto, mi comporterei in modo diverso come l'oggetto della causa richiede.
nelle cause non ci va messo né sentimento né anima.

caiovibullio ha detto...

belle de casa, per questa settimana al lavoro ho dato e mo smobilito. Vado a raccogliere un po' di cicorietta
Stasera invece mi hanno invitato ad una cena di appassionati di storia aeronautica. Hanno tutti più di me, mi sentirò giovane
E soprattutto...niente donne

tittidiruolo ha detto...

cena di suoli uomini.. voi a cena e.... le vostre ragazze? Ahahahahhah libere!!!!!

jouy ha detto...

mai Tanto pè Postà...
Le chat non le uso non le ho mai usate. Inevitabili i pettegolezzi, sono entrata nei blogs, senza averne uno mio, nel gennaio 2007. Erano chat, cose astruse, odi e risentimenti assurdi, non a caso costoro pur mantenedo il blog (dove non ci accede più nessuno) stanno tutto il tempo su FB.... ogni tanto sbircio.... kilometri di botta e risposta. Il blog, lo intendo, come un luogo di riflessione ed approfondimento..... Orsetto... ma che gente frequenti!!! mannaggia lo avessi saputo! Buonanotte.

caiovibullio ha detto...

Coome orsetto? io sono un PANDA!
Cara Jouy, cos'è quel " magari lo avessi saputo!!!" ? Hai sempre il diritto di ripensamento, basta un click.Però se te ne vai mi dispiace, neh.

jouy ha detto...

che pignolo..... "Orsetto Lavatore" .

Ti rispondo segretamente ... non dirlo in giro... QUELLA TITTI NON E' UNA MADONNA FREQUENTABILE! 

Ora rispondi te... cosa è quel neh? mica mica mi avrei preso per piemontese! 

caiovibullio ha detto...

eheheh, beh lei sta a Firenze, io sto qua, chi la frequenta? Però me piace la sua verve
Eppoi d'origine sono toscano pure io anche se la mia famiglia lascò Arezzo nella seconda metà del 600 e mo siamo Sabini;)
Il neh, è uno dei tanti vezzi che ti si appiccicano addosso frequentando il web
Salutoni signora tosco-piemontese;)

caiovibullio ha detto...

quanto all'" orsetto lavatore"...non mi dispiacerebbe, è agile e furbo.
Ma io nun c'ho er fisico, sono alto 1,86 e peso 115 chili

tittidiruolo ha detto...

jouy... o chiè quella Titti???

tittidiruolo ha detto...

PS Jouy son contenta di incontrarti anche qui..:))

jouy ha detto...

Un Bacione Titti.

albafucens ha detto...

ultimamente sono stata un po' assenteista da splinder e questo mi era sfuggito.. è un bellissimo post e tu sei davero una splendida persona
un caro saluto