domenica 19 dicembre 2010


E così sia
 







Sarà un giorno senza vento


Guarderò dalla tua parte
Non ti sveglierò se dormi ancora


Prenderò le mie valigie
Le mie armoniche i miei libri
E punterò in un’altra direzione



Quello che ti lascio
È il tempo speso bene insieme


E un sogno consumato forse


Troppo in fretta
Quello che è stato è già finito
Nasce dai tramonti dell’inverno
L’alba della primavera



Quando il vento avrà già spinto
La tua vela dietro l’orizzonte


Sfoglierai ridendo la mia rosa
Dietro le tue spalle


La barriera di corallo


Avrà perduto il senso
Della sua esistenza

 


Quello che volevo me l’hai dato


Tu chiedevi ed hai trovato
La risposta che aspettavi
Quello che ci resta
Non è solo un alibi del tempo
Non è solo un’ eco
Nella sera


M. Locasciulli




 

9 commenti:

alidada ha detto...

come dire che i giochi sono fatti.... E' triste, non trovi? Sarà che è buio ed è freddissimo... 
Buona domenica Caio

caiovibullio ha detto...

Non è triste, è la vita.
E la strada della vita a volte è larga e piana, a volte è in discesa, altre in salita. Ci sono curve e soprattutto ci sono bivi, c'è da scegliere dove volgersi.
Ma soprattutto è a senso unico.
E non bisogna mai voltarsi indietro a cercare compagni di viaggio che hai perduto perché se ti volgi indietro t'accorgi che la strada non c'è più.
Allora vai avanti, è l'unico modo, fin che puoi. Avanti c'è il nuovo che ti rende curioso, ci sono nuovi compagni di viaggio, nuovi sorrisi.

piccerella ha detto...

chissà se qualcuno ha mai detto o pensato queste cose di me.
a primo acchito se ripenso alle persone che io ho ritenuto importanti per me, mi do già la risposta e dico no.
se però mi soffermo a pensarci mi do un'altra risposta ancora e dico chissà mica sono nella loro testa.
avere la consapevolezza di aver perso qualcosa di importante per noi è tremendamente bello..poi forse si arriva a ciò dopo aver fatto di tutto per tenere in piedi tutto ciò.
nella maggior parte dei miei rapporti io ho solo sofferto, per cui ho solo la consapevolezza di essermene liberata definitivamente e per fortuna.
tu dici "c'è da scegliere dove volgersi.Ma soprattutto è a senso unico. "
a volte non si sceglie, ti ritrovi nel turbine degli eventi e ti fai solo travolgere...poi che siano rivolti solo da un parte..non dipende da noi secondo me.

caiovibullio ha detto...

Sono d'accordo, non governiamo tutto quello che ci succede. A volte sono scelte altrui e siccome essere scelti lusinga sempre un po' allora magari ci si lascia andare benché poco convinti.
Come diceva Leopardi " e naufragar m'è dolce in questo mare"...
Riguardo al senso unico, c'è poco da dire o da fare. Il passato non torna mai. Al massimo nel tentativo di farlo tornare si riesce in qualche patetica operazione vintage. Mappercarità, meglio guardare avanti.
Bene, piccerella, vedo che sei sveglia, al pari di me che ho passato la notte tra tv e pc al bel calduccio della stufa a legna.
Adesso però è ora di muoversi. Mi preparo il caffè, arroto la catena delle motoseghe, mi vesto pesante e me ne vado a tagliare il boschetto al terreno di mamma. Oggi voglio fare almeno 6 quintali. Buona giornata:)

tittidiruolo ha detto...

Spesso girovagando per blog leggo lezioni di vita a cui non sarei mai arrivata da sola. Nel senso che trovo le parole che non ho letto nel mio intimo, ma ci sono.. e le dite voi e io vi accolgo in me insieme alle vostre parole. Forse è per questo che nonostante tutto, io non mollo il blog, nè tantomeno i blog.
Le vostre frasi che mi sono scoperta dentro:
non bisogna mai voltarsi indietro a cercare compagni di viaggio che hai perduto perché se ti volgi indietro t'accorgi che la strada non c'è più.
la strada non c'è perchè quella strada siamo noi.
E picci che dice
a volte non si sceglie, ti ritrovi nel turbine degli eventi e ti fai solo travolgere..
 nella vita si sceglie solo due o tre volte..il resto viene di conseguenza, e ci travolge.
 Un'altra frase che ho letto da te, non miricordo dove:
solo ciò che finisce è compiuto.
 Ciò che non finisce mai resta incompiuto.

caiovibullio ha detto...

Titti, è la stessa cosa che succede anche a me, leggendo i miei amici bloggers, tra cui tu. La comunicazione è un campo assai fertile, su cui germogliano e crescono semi rigogliosi e di ogni genere. E forse qui è anche più fruttuosa perché è disgiunta in generale da quella fisicità che spesso nela vita " reale" prevale, distrae ed inganna.
Io amo citare una poesia di Prévert che mi è cara assai per due motivi.
 Il primo è personale, tanti anni fa conoscevo una ragazza che dipingeva, eravamo molto amici. Si chiamava Elisabetta ma io la chiamavo Betty e le recitavo questa poesia.

Portraits de Betty
Portrait de Betty*

Visa des visages
vies dévisagées
passeports
pour les étrangers

Il n'y a pas de miroir objectif
pas plus que d'Objectivité
c'est dans la glace des autres
que parfois on se reconnaît


Ici
sur le mur ou chacun se ressemble
en particulier
tous ressemblent tous ensemble
à Betty
qui les a rassemblés. 

il secondo motivo è di carattere generale: credo veramente che talvolta ci si riconosce nello specchio degli altri. Degli amici, delle persone cui vuoi bene, del "prossimo", per usare una definizione evangelica.
 

tittidiruolo ha detto...

l' umanità...
B-notte , e sogna stanotte, non vegliare!!!

piccerella ha detto...

oh se avessi saputo che ieri mattina eri sveglio, ti avri trattenuto!!
tu sei andato a tagliare legna?
io sono uscita di casa alle 7.40 che di domenica mattina fa davvero strano a quanto pare..perché quelle due o tre persone che ho incrociato mi hanno guardato "strano".
se abitassi lì' verrei a fare tutte quelle attività con te!
oh non pensate male eh :)

albafucens ha detto...

ci riprovo vediamo se ora va..


la vita è una lunga strada da percorrere e a volte farlo.. ci disorientae concordo è sempre bene guardare avanti..  ma non so a me a volte piace anche volgermi indietro per poter riassaporare attimi di vita vissuta, ma con dolcezza quasi mai con rimpianto.. perchè in fondo quello che sono lo devo soprattutto al mio vissuto..

la vita è la vita e cercare di definirla o circoscriverla credo sia impossibile forse ciò che dovremmo semplicemente fare "è viverla" saperla cogliere.. mentre a volte la fuggiamo.. altre ce ne lasciamo travolgere e tutto questo è vita..

e concordo stare qui leggere.. le considerazioni.. i punti di vista degli altri spesso ci aiuta a ri-scoprirci e a valutare le cose e le situazioni sotto punti di vista che non avevamo condirato, e questo può solo arricchirci
stare qui.. su splinder scrivere e leggere significa anche compiere un percorso interiore a volte doloroso.. altre gaio..
ma credo necessario per ri-trovarsi  a volte