venerdì 5 febbraio 2010

Ancora ricordi...






Ricordo

       Ricordo una chiesa antica,
romita,
nell'ora in cui l'aria s'arancia
e si scheggia ogni voce
sotto l'arcata del cielo.

        Eri stanca,
e ci sedemmo sopra un gradino
come due mendicanti.

         Invece il sangue ferveva
di meraviglia, a vedere
ogni uccello mutarsi in stella
nel cielo.

7 commenti:

iolosoxchecero ha detto...

oh! finalmente posso dare il mio contributo al pezzo che hai postato! Conosco BENISSIMO l'adagio di Albinoni perché quando mi sono sposata ho voluto scegliere personalmente la musica. Navigando su internet sono incappata su questo bellissimo pezzo a cui ho dovuto rinunciare subito perché ho letto che, pur essendo molto usato nei matrimoni, la maggior parte delle persone ignora che la composizione è nata come marcia finebre... non puoi immaginare la mia faccia delusione! Poi ci è venuta l'idea (geniale) di chiamare un gruppo gospel ed è stato bellissimo. Erano vestiti tutti e 5 di rosso, con le vesti lunghe, voci black...hanno partecipato persino i parenti...mi sembrava di girare sister act 4!!!!  P.S. PARE che il pezzo sia attribuito erroneamente ad Albinoni (per dargli più visibilità) dallo stesso autore, tale Remo Giazotto. Questa cosa però l'ho letta mesi fa e non sono certa di citare con precisione...Un abbraccio!

albafucens ha detto...

è un pezzo molto bello  e che amo particolarmente, è incredibile come i pezzi che spesso posti siano legati tutti a delle persone che ho incontrato nella mia vita e che mi hanno regalato una canzone, una frase, una poesia. 
Leggendolo si avverte una sensazione di leggerezza e calore, e sembra quasi di respirare l'aria che s'arancia e di vederne piano piano accendersi i colori.

caiovibullio ha detto...

Non so se questo pezzo è stato scritto per un funerale e nemmeno se è davvero di Albinoni. Non sarebbe la prima volta che c'è un'attribuzione errata. Ce ne sono a iosa .Basta pensare a quella poesia vagamente new age che gira soprattutto su internet e che Mastella lesse persino in Parlamento. Tutti dicono che è di Neruda, invece l'ha scritta Marta Medeiros. Succede.
A me questa musica piace perché mi infonde serenità. E la serenità, la ricerca della serenità, io la metto tra le mie cose  prioritarie.
Sono ancora in ufficio. Piove. Ho fame, dovrei andare via perché comunque ho altre cose da fare nel pomeriggio. Eppure sto qui, mi piace questo momento di vuoto da riempire solo con i miei pensieri. In parte, questa è serenità.
Le espressioni artistiche, di qualunque tipo, nel momento in cui vengono condivise cessano di appartenere a chi le ha concepite e realizzate.
Sì, esiste il problema dei diritti di autore che è sacrosanto ma è solo l'aspetto economico. Per il resto una volta pubblicata un'opera comincia ad appartenere anche a tutte le coscenze individuali che la fruiscono ed infine alla coscienza collettiva, alla cultura, del mondo intero, se ha la forza e la fortuna di raggiungere tutti
A te è piaciuta allora ed ancor più oggi in quanto ti ricorda un evento così importante. Ad alba piace perché le ricorda altre emozioni, diverse dalle tue ma non meno importanti.
Io, devo dire, l'ho scelta anzitutto a complemento della poesia di Caproni che ho postato. E così è stato anche per la foto.
Nel momento che ricordo io non c'erano né la musica né la chiesa.
Però c'erano due persone a passeggio insieme e un tramonto bellissimo  e un "idem sentire" ed una voglia forte ma inespressa di dire, di fare...quello che è stato saggio  non dire e non fare.
A volte non si deve, non si può.
Buon pomeriggio:)

yeiazel ha detto...

E fuori piove
...i ricordi di ieri
si fanno note divine
e meraviglia .

E c'è una chiesa
ed una musica che s'alza
in un cielo di stelle
a nasconder desideri
che muoiono nell'arancio di un tramonto
degli sguardi di due amanti
che si perdon
nel bagliore della luna...

Gocciola il cielo...
e ancora piove..
é il tempo dei ritorni
...e dei silenzi...

Così... :D

Adagio è una musica stupenda
a cui qualcuno pensò di abbinare le parole
e sono queste...
e sono d'amore...
e c'è pace...qui:))
Buonanotte...;)

harmel ha detto...

a me invece questo brano musicale mette tristezza
una dolce tristezza
lo trovo a tratti straziante!
ero una ragazzina ancora piccola quando lo conobbi
avevo una musicassetta
A quei tempi mi facevo facilmente affascinare dalla musica classica

caiovibullio ha detto...

Ma buonasera:)
Siete passate mentre ero preso dal mio post ma adesso voglio ringraziarvi:)
La votra presenza mi lusinga e mi dà allegria:)
Bello questo adagio, yeiazel, la musica fluisce lenta e soave, le parole toccano ma non graffiano. Ah, che pace:)
*
Harmel, stavo scrivendo ( forse indegnamente, perché la conosco poco) della tua Napoli. Spero di averci colto, poi mi dirai:)
Più che tristezza, direi melanconia, quella melanconia che gli antichi chiamavano " voluptas dolendi" e che, se presa a piccole dosi...non fa male:)

harmel ha detto...

si si
a piccole dosi nun fa male

ma il caro Totò diceva che poi è la somma che fa il totale!:-)

vedo a leggere il nuovo post