domenica 18 aprile 2010


"non trovi anche tu che sia stata una bella storia?"
" sì, bellissima, peccato per la sua fine ingloriosa "




Mi fermerò,
senza dubbio stupito,
se mai ci ritroveremo
in una vita futura,
nel cammino e alla luce
d'un altro mondo
lontano.
Capirò che i tuoi occhi,
simili alle stelle dell'alba,
sono appartenuti
a questo cielo notturno,
e dimenticato,
d'una vita passata.
Sì, comprenderò
che la magia del tuo viso
è pronta ancora
al balenare appassionato
del mio sguardo in un
incontro immemorabile,
e che al mio amore
tu devi un mistero
di cui non conosci
più l'origine.


R. Tagore



 

33 commenti:

harmel ha detto...

non tutte le storie possono vantarsi di avere un lieto finema non per questo son brutteRimmel...ero proprio ragazzina ragazzia quando la ascoltavoCiao Ciaobuon fine domenicail ragù di funghi è piaciuto??:-)

gabbianobianco ha detto...

Uhm... cos'è un attacco di malinconia? :-)Ci sono storie nate e finite che nonostante questo si ricordano a vita..a volte neanche serve che inizino davvero :PBella rimmel! :-))

caiovibullio ha detto...

Io invece ero ragazzo e prossimo a fare il soldato;)Harmè, la festa ancora non comincia! E' stasera:)Adesso la figlia è ad una festa di laurea di un suo amico. Tra un po' arriveranno qui per la cena. E' Tutto pronto, il ragù è ottimo e sui tavoli c'è ogni ben di dio. ( E voleva fà 'na cosetta così!) ;)Io sono stato in campagna, al solito ho tagliato erba e raccolto asparagi. Adesso mi levo di qui, per due motivi, il primo per non lasciare odore di fumo, il secondo perché ho ricevuto un sms da un amico. E' in ospedale e voglio andarlo a trovare. Poi si vedrà.*Gabbiana, non è malinconia. Per come me l'hanno raccontata questa è stata davvero una bella storia, la più bella che abbia mai sentito. Ed io, ne ho sentite tante....Buona serata:)

harmel ha detto...

in bocca al lupo per l'amicoe buona serata !:-)

caiovibullio ha detto...

eccomi qui, sono sceso perché ho preparato la sangria ( usando un litro e mezzo di autentica sangria più un litro e mezzo di autarchico lambrusco;)Però mi pare che gradiscano assai. Ah, che bella gioventù ( che bella la gioventù) ;)Il mio amico purtroppo non l'ho trovato niente bene. Si deve operare e di corsa, alla gola. Ma non a Tivoli, domani lo trasferiscono al S. Raffaele. In ospedale sono entrato come l'uomo invisibile, nonostante l'ora nessuno mi ha fermato, nessuno mi ha visto. Tutti a guardare ( o a sentire il Derby Roma Lazio). E pure Carlo ascoltava la radio, gli ho fatto una sorpresa ed è stato contento. Siamo stati un po' insieme parlando del più e del meno, commentando la partita. Ovviamente è preoccupato e siccome siamo grandi abbiamo parlato senza infingimenti od ipocrisie. Però il S. Raffaele è un ottimo ospedale e questo ho potuto assicurarglielo perché ne sono stato " cliente " ed ogni tanto ci torno, per controlli. A me è andata bene, a suo tempo. Andrà bene anche a lui. Tornando a casa mi sono fermato a fumare una sigaretta a piazza Garibaldi, seduto sul bordo di una delle fontane. Davanti a me le luci della piana dell'Aniene, ininterrotte e sfavillanti, fino a Roma.

harmel ha detto...

Caiotu scrivi dei commenti che sono dei veri e propri post!:-)ci metti tutto dentrodalla cronaca della giornataai tuoi momenti particolarialle tue riflessioni...il più delle volte profondeIl San Raffaele si che è uno dei migliori ospedalieddai che Carlo il tuo amico ce la farà.. si !Ho visto guarigioni incredibili nel corso della mia vitacose impensabili fino a qualche decennio fa

gabbianobianco ha detto...

Ce la farà si... parola di gabbiano! :-)

caiovibullio ha detto...

 ce la farà, sì, grazie ragazze:)*Harmel, io scrivo così perché è così che intendo il blog. E l'ho chiamato " varia et alia" apposta.All'inizio era una specie di diario, scritto per me solo. Poi però si è popolato di amici ( non molti ma buoni) e quindi scrivo anche per voi. Un dialogo, insomma.A volte vorrei scrivere anche di più ma mi freno perché so che molti miei amici " reali" e collaboratori ed anche qualche amministratore legge il mio blog e questo, un po', mi inibisce;)

gabbianobianco ha detto...

:-) E tu Fai un blog alternativo..Uno che non conoscano occhi indiscreti!

caiovibullio ha detto...

In effetti non è una cattiva idea;)

gabbianobianco ha detto...

Evvai! :-))Ogni tanto c'azzecco! :P

harmel ha detto...

veroti fai un blog nuovo con un altro nickoppue lo rendi privato e ci inviti !comunque è verospesso nel blog c'è la tendenza a sfogarsi e ad aprirsi e a raccontarsipoi un po' ci si frena, c'è sempre qualcosa che trattiene

caiovibullio ha detto...

Il mio blog "terebinto" era così e pure " afilio" . Ma terebinto s'è perso assieme al suo gestore, afilio è durato poco.Caio Vibullio resiste ma per forza, lui era un burocrate dell'epoca di Nerone;)

gabbianobianco ha detto...

Ci si trattiene perchè quando passa un po' di tempo la spinta che da il blog al raccontarsi senza freni perde di forza..Perchè i lettori diventano come gli amici che incontriamo ogni giorno e con i quali non ce la sentiamo di parlare di tutto senza inibizioni..Chi vive il blog.. non si aprirà mai completamente, come non si apre nella vita reale..

harmel ha detto...

vero curòa meno che non lo faccia da completo anonimoe che non sringa rapporti con alcuno!Terebintommmhhio ne aprirei uno come Trebisonda!!:-))che è il terebinto???a me il tuo blog piacec'è di tutto dentroe poi qua si sta bene !:-)

caiovibullio ha detto...

In effetti è come dici tu, gabbiana. Alcune cose non si possono comunque dire. E questo non perché siano illecite o riprorevoli ma perché è così e basta. Questo si può chiamare pudore o forse ritegno o forse timidezza. O più semplicemente la consapevolezza che un vero segreto è tale se lo conosci solo tu:)

caiovibullio ha detto...

Il terebinto è una pianta resinosa, molto tenace, diffusa in tutto il mediterraneo. Cresce benissimo sui vecchi muri e sulle rovine e per questo si chiama anche spaccasassi. Ho una vecchia foto fatta al castello del mio paese con sullo sfondo il terebinto;)

harmel ha detto...

'sta foto mi piace assai !insomma una volta eri uno spacca-sassi? :-)))Caio io vado a lettoun saluto a te e alla festeggiatala torta ancora nun s'è vistaevvabbèce ne faremo una ragione!:-)un abbraccio e buona notte :-)

caiovibullio ha detto...

Piace anche a me, nonostante la camicia da figlio dei fiori ed i calzini bianchi dentro i sandali, Ogni epoca ha i suoi segni e quelli erano i miei 20 anni. Eravamo spensierati e fiduciosi nel futuro:)

nonsparare ha detto...

Rimmel è una canzone immortale, la conoscono davvero tutti anche chi non era ancora nato:))))))Beh anche io nel mio blog neonato scrivo più nei commenti che sul post,mi piace il dialogo è come essere davvero lì in quel momento, fra amici:)In quanto nel dire tutto nel blog non c'è bisogno ci sono persone che hanno occhi nel cuore per capire ed è facile farlo con un nick che non con il nome vero, secondo me si dice più cose che nella propria vita, proprio per questo anonimato che si ha.un saluto anche da parte mia alla festeggiata e un abbraccio speciale al tuo amico, vedrai andrà tutto bene:)Buonanotte:)

sim.64 ha detto...

Buongiorno Caio... un po' di malinconia... ti immagino seduto sulla fontata a guradare l'aniene e le luci di Roma. ;-) Un augurio per il tuo amico, un abbraccio a te. ;-)

albafucens ha detto...

bellissima canzone quante volte l'ho cantata insieme agli amici con la chitarra mi riporta indietro nel tempo di parecchio ^ __ ^io credo che tutte le storie qualunque sia l'epilogo ci lascino dentro qualcosa di bello ed ineguagliabileRoma con le sue mille luci doveva essere fantastica, e lo spirito giusto con il quale confrontarsi in un blog crdo sia proprio questo.. speso il post è solo un punto di partenza perchè è dai commenti che si sviluppano poi gli spunti e le riflessioni ..riguardo al tuo amico la vita a volte ci riserva delle sorprese e delle guarigioni che non ci aspettiamo.. e speriamo che il tuo amico si riprenda prestoun abbraccio e buona giornata

piccerella ha detto...

sei un piacione!

caiovibullio ha detto...

Picci: lo so! ma anche un ciccione!;)* alba, non ricordo di aver cantato mai questa canzone con gli amici e la chitarra. Invece mi ricordo benissimo che al corso ufficiali, la sera, benché stanchissimi non mancavamo mai di cantare " buonanotte fiorellino". E alcuni si commuovevano, specialmente quelli che avevano la ragazza lontano lontano.Comunque per la mia generazione il cantante più gettonato, tra gli italiani, era sempre Battisti.

caiovibullio ha detto...

non sparare, la tua presenza nel mio blog è assai gradita ma c'è un contrasto con il tuo nick: io sparo! Cioè, a parte le cavolate che sparo qui sono anche un appassionato di tiro con la pistola, vado spesso al poligono e ho un passato da ex cacciatore. Detta questa sparata, grazie.Grazie della tua presenza, delle tue parole e dell'augurio per C.*E grazie anche a te, sim:) Vi abbraccio:)

harmel ha detto...

ehehio non volevo infierire sui calzini nei sandali!!!ho evitato.......benevolmente!ma visto che mi dai lo spunto :-))))

caiovibullio ha detto...

Ci tenevo dentro le sigarette!;)

harmel ha detto...

O_O

albafucens ha detto...

noi strimpellavamo un po' di tutto,de Gregori, Battisti, Vecchioni, de andrè, Fossati..era davvero bello starsene con la chitarra a suonare e cantarebuona giornata

sim.64 ha detto...

Caio, più leggo questa poesia e più mi piace. ;-) Ah, faccio parte anch'io delle cantanti su base di chitarra con repertorio simile all'Alba. Infatti abbiamo circa la stessa età e a quel tempo.. io anche Guccini, Bennato.... ;-)
Buona giornata!

caiovibullio ha detto...

Sim io non frequentavo le mocciosette degli anni 60, troppo giovani per me;)( tranne la Donatella che mi portava a vedere micidiali film d'essai in tedesco al Pasquino ma lei era giusto del 60. Ah che non si fa per una gonna!) Ho una chitarra in cantina, una chitarra da mancino comprata da Ricordi a piazza Indipendenza. Stavo giusto imparando qualche accordo ma poi il mio maestro si mise nei guai per le sue intemperanze extraparlamentari, finì qualche mese al gabbio a Firenze e finirono pure le mie lezioni di chitarra.Ma ricordo un ragazzo a Montalto di Castro, al campeggio, che si guadagnava la vacanza con la chitarra. Aveva un repertorio vastissimo di canzoni e la sera tutti lo invitavano a cena pur di stare lì a cantare mentre lui strimpellava. Era tedesco e mi ricordo ancora il nome : Olaf Rixen

piccerella ha detto...

io non sono una mocciosetta degli anni 60!vado già per i '70! :)P

caiovibullio ha detto...

ero convinto che andassi per i 69