lunedì 17 maggio 2010



Varia et alia et cetera
 



Ero in macchina stamane quando hanno dato la notizia dell'attentato ai nostri soldati e della morte di due di loro. E mi dispiace davvero tanto: due giovani vite stroncate, altri due ragazzi feriti, il dolore dei parenti.
Ma lì c'è la guerra, ci sono le armi e le armi uccidono e in guerra... si muore.
Io le armi le conosco, ci ho avuto dimestichezza sin da bambino. Avevo sei anni quando ho sparato la prima volta con un fucile da caccia e poi da allievo ufficiale per cinque mesi mi hanno insegnato ad usare  armi da guerra: pistole, fucili mitragliatori, carri armati, bombe a mano, mitragliatrici, cannoni. E per dieci mesi ancora ho insegnato a giovani reclute come si usano, come bisogna fare per uccidere e possibilmente evitare di essere uccisi.
So che cosa fanno le armi ed è per questo che odio la guerra, la detesto con tutto l'animo.
Domenica scorsa il mio Comune ha dedicato un parco ed un monumento alle vittime dell'attentato di Nassirija. E' stata un bella cerimonia, con poca retorica e molta commozione. Ma tant'è, a quanto pare ce ne saranno ancora perché siamo in guerra, anche noi, ancora.

 





A parte questi pensieri oggi è stata una bella giornata, senza pioggia ( stranamente ) e trascorsa piacevolmente con gli amici. Mi sono stancato un po' a cucinare ma ne è valsa la pena. E quando sono andati via mi sono seduto ed ho fumato un ottimo sigaro cubano mentre i gatti e  il dalmata dei miei vicini mangiavano gli avanzi. Peccato per le ciliegie. Sono riuscito a coglierne mezzo secchio ma erano quasi tutte gonfie d'acqua, spaccate e sapevano d'acqua, appunto.
 




 



Quest'anno con l'abbonamento a L'Espresso mi hanno regalato due cd di De André, canzoni registrate con la PFM. Ovviamente le conoscevo già e ce le avevo ma mentre tornavo in macchina ho riscoltato questa, stranamente a volume alto. Giugno 73...avevo 23 anni. Accidenti come è lontano.
Allora, perché me lo ricordo così bene?


 






 

12 commenti:

nellabrezza ha detto...

e perchè dobbiamo stare in guerra ? e perchè non ripudiamo la guerra in toto? perchè piangiamo se ce li abbiamo mandati noi? detesto l'idiota cordoglio del dopo.ele

sim.64 ha detto...

Naturalmente odio la guerra anch'io. La cosa che oltre a tutto che già è pesantissimo e cioè di dover accettare di essere in guerra con il vago pensiero che non si è fatto del tutto per evitarla.... dicevo la cosa che mi impensierisce ulteriormente è vedere quanto spazio viene dato in tv alla "propaganda militare". Io non me li ricordo, prima, questi servizi su quanto siamo bravi, e come siamo ben armati, e come siamo organizzati.. minuti e minuti a lodare l'esercito. :-( Mi ricorda mussolini guarda un po'....

sim.64 ha detto...

e sono contenta poi, che la tua festa sia andata bene e il tempo abbia retto. :-)............ e de andrè... me lo ricordo bene anch'io perchè è la musica che ascoltavo da ragazza.... ma credo che anch'io tra vent'anni me la ricorderò ancora così bene. E' legata ad un'età particolare. :-)))

caiovibullio ha detto...

Sim, io appartengo ad una generazione fortunata, la prima che non ha conosciuto la guerra.Mio padre non aveva nemmeno 21 anni l'8 settembre del 43 quando l'esercito si sbandò. Era nell'Aeronautica ad Alessandria e ci mise 9 giorni per tornare a casa e poi è stato un anno e mezzo alla macchia per non essere arruolato nella RSI. Prima di lui mio nonno si era fatto due anni di naia dal 1908 al 1910. Si era appena congedato e lo richiamarono per spedirlo in Libia. E quella era una guerra strana. Di giorno non c'era lotta, i Mamelucchi erano male armati e male organizzati, loro gli sparavano da lontano coi cannoni e con fucili moderni, quelli scappavano. A casa ho uno scudo di pelle di cammello che lui aveva tolto ad uno. Ma di notte facevano la guerriglia ed erano bravi. E fu così che una volta rapirono un suo paesano e compagno di tenda, Virginio. Lo torturarono e fecero a pezzi e lui quando ricordava questo piangeva sempre.Tornato dalla Libia cominciò a sentir parlare di guerra, ancora. Però decise che stavolta non l'avrebbero fregato. Se ne andò in America e tornò nel 19, a cose fatte;)

albafucens ha detto...

ho sentito dell'attentato..nessuno dovrebbe morire di morte violenta.. MAI altro non riesco a dire..io la guerra l'ho vissuta solo attraverso i libri di scuolae i ricordi di chi l'ha fatta ed è stato anche prigioniero, e che raccontava con la voce strozzata in gola.. persone che la vita spesso ha segnato per sempre..un abbracciop.s.felice per la tua giornataun caro saluto

caiovibullio ha detto...

ele, sono d'accordo.*alba, grazie:)

albafucens ha detto...

.. ed anche oggi splende il sole ^ __ ^passo per augurarti buona giornataun abbraccio

sim.64 ha detto...

Caio, tuo nonno fece bene ad andare in america...! Buona giornata :-)

caiovibullio ha detto...

La giornata non è male, c'è il sole e un po' di vento. E' di quelle che piacciono a me. Ma ho dovuto correre come uno scemo e questo non mi piace, nun c'ho er fisico.Oggi pranzo alla svelta ma stasera vado a cena al paese di Harmel. Magari le passerò pure vicino, peccato che non so come sia fatta Quasi quasi mi metto in piazza e comincio a chiamarla : Harmeeeelll!!

sim.64 ha detto...

Non so quale sia il paese di Harmel... ma io al tuo posto avrei la stessa sensazione... :-( si sente la mancanza.

caiovibullio ha detto...

Io lo so perché talvolta ne abbiamo parlato ma per il resto non conosco molto di lei e pure su FB ha un avatar e niente foto. Mi manca però ha fatto la sua scelta, motivata nel post d'addio al blog ed è da ammirare anche per questo.

piccerella ha detto...

pure a me manca :(