domenica 27 novembre 2005

ultima parte



Il ritorno della attività aerea ebbe un influsso enorme anche sulla vita della Città. Moltissimi ufficiali e sottufficiali, piloti, motoristi, operai si trasferirono a Guidonia con le loro famiglie, ripopolando la Città razionalista e determinando anche una grande richiesta di nuovi alloggi. Questo ed anche altri fattori come la ripresa economica, la vicinanza con Roma, la disponibilità di ampie aree a buon mercato, il progressivo spopolamento dei centri dell’entroterra reatino e abruzzese a favore dell’hinterland romano determinarono quel tumultuoso e disordinato fenomeno di edilizia residenziale, inizialmente del tutto spontanea e per lo più abusiva che ha caratterizzato i primi tre decenni del dopoguerra nel nostro Comune, facendolo diventare il terzo della regione per numero di abitanti.


Con alterne vicende le attività della Base andarono comunque crescendo ne ricordiamo alcune, presenti per periodi più o meno lunghi:


il 2° RTA Reparto Tecnico Aeromobili per la manutenzione dei velivoli.


La 9^ SRAM  per la manutenzione delle eliche presso l’edificio della “Officina Peghetti” in seguito ceduto al Comune.


L’ispettorato delle Scuole A.M. per coordinare e dirigere l’attività delle Scuole Aeronautiche


La Scuola di Aerocooperazione che si occupava anche di osservazione aerea e di fotointerpretazione.


La Sezione antisommergibili del 86° Gruppo di Grottaglie.


La squadriglia Fotografica Americana.


L’Istituto Stati Maggiori Interforze


La scuola Militare di Volo a Vela che è tuttora un vanto dellìAeronautica Militare Italiana


Il Centro Addestramento al Volo della 3^ ZAT composto di due Gruppi: il 302° e il 303°.


L’attività del Centro addestramento era intensissima e multiforme: il 303° aveva compiti di collegamento e trasporto ed impiegava aerei del tipo S.M. 82, G.12 e g.45. Svolgeva poi attività paracadutistica per militari e civili, ricerca marittima, soccorsi a località montane isolate dalal neve, osservazione aerea e ricerche fotografiche. Il 302° aveva aerei più leggeri quali i G. 59. i Macchi 416 gli L5 usati principalmente per la scuola di volo.


Tra i tantissimi aerei presenti nella base si distingueva il famoso SM 2 Marsupiale, un trimotore enorme ma allo stesso tempo maneggevole, chiamato così perché è stato il primo aereo della storia mondiale capace di trasportare al suo interno un altro aereo.  Esso venne impiegato nei compiti più svariati, compreso quello delle missioni umanitarie sotto l’egida dell’ONU.


Tuttavia gli aerei presenti a Guidonia in quel periodo avevano un problema enorme: quello di essere ormai fuori produzione. Per questo motivo il loro numero si assottigliava sempre di più. Non avendo la possibilità di ottenere pezzi di ricambio piloti e tecnici non trovavano altro modo che quello di adoperare alcuni dei velivoli come fornitori di ricambi e man mano si fermarono tutti.


Negli anni 60, benché l’attività continuasse a diminuire, vennero assegnati nuovi mezzi: il glorioso ed indistruttibile DC3 Dakota, il maneggevole P.148, il P.188, il T.8.


Chi scrive non può fare a meno di ricordare con nostalgia i numerosi voli con il DC3 ai tempi del Liceo, quando era graditissima consuetudine far volare gli studenti e ed il bellissimo Corso di Cultura Aeronautica, con l’ebbrezza di sei voli ai comandi del P.148, istruttore il bravissimo Magg. Casati.


Per un significativo periodo hanno poi operato a Guidonia i Falchi Blu, espertissimi e spettacolari militari paracadutisti, capaci di eseguire qualsiasi acrobazia con il loro speciale paracadute e di atterrare in qualsiasi punto ed in qualsiasi condizione di tempo.


Al giorno d’oggi l’attività di volo è forse la meno significativa tra quelle che operano nella Base e tuttavia l’aeroporto “Alfredo Barbieri” è uno dei più importanti aeroporti militari italiani.


La sua superficie è ancora di 240 ettari, gli edifici, compresi i bellissimi edifici storici superstiti sono immersi nel verde, gli ingressi monumentali sono rimasti pressoché invariati.


Il personale, militare e civile supera le mille unità.


Il Comando dell’Aeroporto fornisce il necessario supporto logistico, tecnico ed operativo agli importanti Enti dislocati nella Base: Il Comando Generale delle Scuole, la Scuola di Aerocooperazione, il Centro di Volo a Vela, il 2° Gruppo Manutenzione Velivoli, la 16^ Divisione del del 5° Reparto della Direzione Generale del Personale Militare di Bagni di Tivoli ed il Centro di Selezione A.M. Il Comando assicura altresì il servizio di assistenza al volo e la Base è anche abilitata ed attrezzata per il Traffico civile.


Il personale impiegato supera complessivamente le mille unità.


In epoca più recente all’interno dell’Aeroporto è nato un centro residenziale per gli alloggi delle famiglie del personale, denominato “Villaggio Azzurro”.


I rapporti tra l’Aeroporto e la Città sono ottimi, le rispettive Autorità partecipano congiuntamente alle maggiori solennità Civili, Militari e Religiose quali la annuale commemorazione del Generale Alessandro Guidoni, quella dei Caduti di tutte le Guerre, la festività della Patrona di Guidonia e Patrona dell’Aeronautica, la Beata Vergine Santa Maria di Loreto, la Ricorrenza della Costituzione del Comune.


La Base viene periodicamente aperta alla Cittadinanza, è spesso sede di importanti manifestazioni aeree e di paracadutismo (ricordiamo ad esempio i Campionati mondiali Militari del 1995), ospita importanti manifestazioni degli Istituti scolastici come la Rassegna Teatrale ed anche mostre di carattere storico documentario, come quella allestita nel 2002 in occasione del 65° Anniversario della Costituzione del Comune.


A quasi novanta anni dalla sua nascita il glorioso Aeroporto “Alfredo Barbieri” è quindi vivo e pulsante anche se non più caratterizzato, come una volta, dal potente rombo di tanti motori.


Abbiamo anche visto come sia già in atto un suo impiego civile, seppur limitato. Nei fatti quindi Guidonia è già il terzo aeroporto civile di Roma.


Resta aperto un problema: quello dei ruderi storici del Centro Studi ed Esperienze.


Abbiamo visto come nel corso degli anni ci fossero state varie voci autorevoli ma isolate che richiedevano il restauro ed il riutilizzo degli edifici, sia nell’Aeronautica che fuori di essa.


Nella Amministrazione comunale di Guidonia Montecelio si incominciò pensare seriamente alla storia del Centro Studi, al suo enorme valore culturale e scientifico, alle potenzialità urbanistiche ed anche economiche tra il 1985 ed il 1988, quando con le Celebrazioni del Cinquantenario della Fondazione della Città, il Cinquantenario della Costituzione del Comune ed il Gemellaggio con Cape Canaveral si evidenziò come il nostro Comune, per non incorrere nel triste destino di periferia della periferia romana, doveva valorizzare al massimo il proprio retaggio: quello scientifico ed aeronautico di Guidonia e quello archeologico, monumentale, paesaggistico e storico di Montecelio.


Da allora sono stati fatti passi importanti in tale direzione, specialmente a  Montecelio sono stati creati l’Antiquarium, il Teatro Comunale, la Biblioteca, è stato restaurato il complesso del San Michele inoltre è stato istituito il Parco Regionale Archeologico dell’Inviolata tendente a salvaguardare e valorizzare un angolo importante della Campagna romana, ricco di reperti archeologici e di valori naturalistici, compreso nel nostro Comune.


Nel 1999, per iniziativa di un gruppo di architetti e studiosi e con il Patrocinio del Comune venne dato vita ad un Comitato per la creazione del Parco dell’Aria nel sito dei Ruderi Storici dell’Aeroporto.


Nel successivo anno 2000 il sindaco Ezio  Cerqua con apposita delibera di Giunta diede vita ad un “Gruppo di Lavoro misto” formato da rappresentanti del Comune, della Aeronautica Militare, da tecnici e studiosi appartenenti al Comitato promotore  finalizzato ad elaborare una proposta per la costituzione del Parco dell’Aria.


Le conclusioni a cui approdò il Gruppo di Lavoro prevedono l’organizzazione del Parco dell’Aria in tre Aree:


La prima, quella dei Ruderi Storici ne sarebbe il fulcro e l’anima.


E’ previsto il restauro conservativo dei monumenti e la loro fruibilità turistica e di studio, l’allestimento di un Centro di Documentazione Bibliografico ed Audiovisivo e di un Centro Museale.


All’interno di essa inoltre si dovrà favorire l’insediamento di una Facoltà Universitaria di ingegneria aeronautica.


La seconda area prevede una fascia protetta, comprendente  tutta la zona pre-collinare di Casacalda e tutta la Città storica, pregevole capolavoro dell’architettura razionalista, realizzata dai tre eccellenti progettisti Calza Bini Cancellotti e Nicolosi.


In tale contesto dovranno essere eliminate per quanto possibile le brutte superfetazioni (fortunatamente poche) nate nei decenni successivi alla guerra, studiati e restaurati gli edifici pubblici e civili, con particolare riferimento al Cinema Teatro Imperiale, attualmente inagibile, il cui restauro dovrà essere di tipo filologico, ripristinandone la funzionalità e restituendo all’uso originale quegli ambienti attualmente impiegati a servizio degli Uffici comunali.


La terza area è quella operativa dell’attuale Aeroporto. In essa, nel completo rispetto dei vincoli e delle prerogative militari della Base e compatibilmente con essi, si possono realizzare interessanti attività di carattere civile come l’Aeroclub, voli turistici sulle risorse storiche, archeologiche, paesaggistiche e naturalistiche dell’Area Tiburtina che non sono poche se si considera che nel raggio di 10 minuti di volo vi sono il Parco Naturalistico dei Monti Lucretili, il Parco dei Monti Simbruini, il Parco Archeologico naturalistico dell’Inviolata, i Centri Storici dei Monti Cornicolani con la Riserva di Poggio Cesi, la Villa di Adriano e la bellissima Tivoli con le sue Cascate e le Ville rinascimentali, i Castelli di Montecelio, Sant’Angelo Romano, Palombara, San Polo dei Cavalieri, la verde valle dell’Aniene, le Terme delle Acque Albume ed infine le interessantissime Cave di travertino con cui si è costruita Roma dall’antichità ai giorni nostri. Altre attività collaterali possono essere quella dell’Aeromodellismo di cui è rimasta sempre una viva tradizione a Guidonia, quella di una scuola di volo per disabili, già sperimentata con successo in alcuni aeroporti italiani e quella di Rassegne cinematografiche aventi come tema il mondo dell’aviazione e dell’astronautica.


Nei mesi in cui il Gruppo di Lavoro ha elaborato la sua proposta di Parco dell’Aria è emersa chiaramente una grande apertura mentale da parte delle Autorità militari, il loro vivo interesse per il progetto e la chiara disponibilità ad operare insieme e a concedere in comodato gratuito  al Comune l’area dei Ruderi Storici, condizione indispensabile per passare alla progettazione esecutiva e poter investire le necessarie risorse, reperibili anche attraverso finanziamenti Comunitari. Anzi occorre dire che nel mentre le vicende politiche locali a volte rendono discontinua e comunque frenano alquanto la produzione di concreti atti amministrativi finalizzati alla realizzazione del progetto, da parte delle Autorità militari vi è sempre stata una adesione pronta e determinata. I tempi comunque sembrano maturi per una prossima rinascita della direzione Superiore Studi ed Esperienze di Guidonia, sotto forma di Parco dell’Aria e di polo scientifico universitario nel campo aeronautico e spaziale.


Infatti l’attuale Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Stefano Sassano, ha compiuto  un passo in avanti notevole allorché il Vice Sindaco Vittorio Messa nel 2002 ha firmato il Protocollo d’Intesa con l’Aeronautica Militare e con l’Università “la Sapienza di Roma.


In tale Protocollo le parti si impegnano ad operare, ciascuna per le proprie competenze e responsabilità, affinché il Complesso dell’ex DSSE di Guidonia possa tornare a nuova vita e gloria ospitando un Polo scientifico di valenza internazionale, con la Facoltà di Ingegneria Aerospaziale, laboratori di ricerca avanzata ed un centro residenziale per studenti e ricercatori provenienti da tutto il mondo.



è finito, grazie per avermi visitato. Ognuno si esprime come può, io mi sono sentito di offrirvi questo, scritto per passare il tempo durante una convalescenza triste e piena di dubbi e di paure.


ciao , A.

15 commenti:

missi ha detto...

Molto molto interessante.. complimenti ;)
Notte buona :)

missi ha detto...

Molto molto interessante.. complimenti ;)
Notte buona :)

missi ha detto...

Molto molto interessante.. complimenti ;)
Notte buona :)

caiovibullio ha detto...

missi, grazie;) A.

missi ha detto...

Prego Caio... :)

utente anonimo ha detto...

Bravo,bel lavoro,è stat una utilissima fonte di notizie e di adeguati commenti dei quali condivido il tenore, peraltro misurato. E' ovvio che vorrei saperne di più, tanto di più.E' possibile, per cortesia aggiungere almeno notizie di avvicendamento di raparti e di velivoli, attività di
volo del periodo 1945-1980? Feci vedere ai miei figli i C45 della "Jo-condor", il T6, l'MB326, ho trainato qualche aliante... Bravo ancora e GRAZIE ! mauro

utente anonimo ha detto...

Bravo,bel lavoro,è stat una utilissima fonte di notizie e di adeguati commenti dei quali condivido il tenore, peraltro misurato. E' ovvio che vorrei saperne di più, tanto di più.E' possibile, per cortesia aggiungere almeno notizie di avvicendamento di raparti e di velivoli, attività di
volo del periodo 1945-1980? Feci vedere ai miei figli i C45 della "Jo-condor", il T6, l'MB326, ho trainato qualche aliante... Bravo ancora e GRAZIE ! mauro

utente anonimo ha detto...

Bravo,bel lavoro,è stat una utilissima fonte di notizie e di adeguati commenti dei quali condivido il tenore, peraltro misurato. E' ovvio che vorrei saperne di più, tanto di più.E' possibile, per cortesia aggiungere almeno notizie di avvicendamento di raparti e di velivoli, attività di
volo del periodo 1945-1980? Feci vedere ai miei figli i C45 della "Jo-condor", il T6, l'MB326, ho trainato qualche aliante... Bravo ancora e GRAZIE ! mauro

caiovibullio ha detto...

eh Mauro, questo è un lavoro che aveva due limiti: il primo che era destinato ( come è stato) ad una antologia "Guidonia, Città delle Ali" (IPZS, Roma) e quindi avevo solo un determinato numero di pagine a disposizione. Il secondo che l'ho scritto in un periodo di convalescenza, dopo un'operazione, altrimenti non avrei avuto il tempo, che è stato comunque poco.
Ma per fortuna sull'Aeroporto di Guidonia e sul Centro Studi ed Esperienze ormai c'è una vasta bibliografia. Basta chiedere all'Ufficio storico dell'Aeronautica. Eginaldo Giansanti mio ottimo e bravo amico ha scritto due volumi: Le Ali di Montecelio ( dal 1915 fino al 37) e le Ali di Guidonia ( periodo successivo) dove puoi trovare le notizie che chiedi.
Cerca anche le opere di Bernardino Lattanzi che è l'unico superstite degli scenziati di Guidonia e che ha scritto tantissimo in merito. Ciao e grazie.

caiovibullio ha detto...

eh Mauro, questo è un lavoro che aveva due limiti: il primo che era destinato ( come è stato) ad una antologia "Guidonia, Città delle Ali" (IPZS, Roma) e quindi avevo solo un determinato numero di pagine a disposizione. Il secondo che l'ho scritto in un periodo di convalescenza, dopo un'operazione, altrimenti non avrei avuto il tempo, che è stato comunque poco.
Ma per fortuna sull'Aeroporto di Guidonia e sul Centro Studi ed Esperienze ormai c'è una vasta bibliografia. Basta chiedere all'Ufficio storico dell'Aeronautica. Eginaldo Giansanti mio ottimo e bravo amico ha scritto due volumi: Le Ali di Montecelio ( dal 1915 fino al 37) e le Ali di Guidonia ( periodo successivo) dove puoi trovare le notizie che chiedi.
Cerca anche le opere di Bernardino Lattanzi che è l'unico superstite degli scenziati di Guidonia e che ha scritto tantissimo in merito. Ciao e grazie.

caiovibullio ha detto...

eh Mauro, questo è un lavoro che aveva due limiti: il primo che era destinato ( come è stato) ad una antologia "Guidonia, Città delle Ali" (IPZS, Roma) e quindi avevo solo un determinato numero di pagine a disposizione. Il secondo che l'ho scritto in un periodo di convalescenza, dopo un'operazione, altrimenti non avrei avuto il tempo, che è stato comunque poco.
Ma per fortuna sull'Aeroporto di Guidonia e sul Centro Studi ed Esperienze ormai c'è una vasta bibliografia. Basta chiedere all'Ufficio storico dell'Aeronautica. Eginaldo Giansanti mio ottimo e bravo amico ha scritto due volumi: Le Ali di Montecelio ( dal 1915 fino al 37) e le Ali di Guidonia ( periodo successivo) dove puoi trovare le notizie che chiedi.
Cerca anche le opere di Bernardino Lattanzi che è l'unico superstite degli scenziati di Guidonia e che ha scritto tantissimo in merito. Ciao e grazie.

utente anonimo ha detto...

caro alfonso non hai di che parafrasarti. scrivere per sentito dire, non è la stessa cosa che viverla. scrivere dopo risultati d'ascolto, equivalenti ad accurate ricerche quando poi, non tutti i mali vengono per nuocere! significano avere passione. la passione per la storia, quale quella del volo, intesa nelle varie accezioni, è una virtù di pochi. allora mi domando, con visione personale dall'alto del colle....perché la passione per la storia gloriosa legata al nostro paese viene sfruttata da molti per far vedere che loro "sanno" senza impegnarsi nel mostrare che "fanno". la storia del volo è una materia che dovrebbe essere propagandata ab initio nelle scuole. una iniziativa del genere è stata intrapresa quest'anno e si è conclusa con una meravigliosa partecipazione di studenti e insegnanti, magnificata dalla stampa, che hanno potuto visitare i due centri dell'aeronautica già coinvolti nella storia di guidonia (museo e sperimentale) con un volo nel cielo di guidonia. purtroppo hanno disertato l'invito quelle persone che poi si vantano di "sapere", quando poteva essere l'occasione per materializzare la loro filosofia. forse sono un nostalgico; allora scusatemi. ciao, salvatore

utente anonimo ha detto...

non sono sicuro di aver ben capito il commento, però credo di sapere chi Salvatore sei e so che hai grande passione per la storia locale. Il che è grandemente apprezzabile. Purtroppo la vita di tutti i giorni non consente, a tutti e sempre, di seguire tutto. Si deve pure lavorare, per vivere. Ad ogni modo ti saluto con affetto. PS: anche se almeno a livello locale sono una persona pubblica e c'è la foto nel profilo io qui sono solo Caio
Caio Vibullio Fido
un abbraccio

utente anonimo ha detto...

non sono sicuro di aver ben capito il commento, però credo di sapere chi Salvatore sei e so che hai grande passione per la storia locale. Il che è grandemente apprezzabile. Purtroppo la vita di tutti i giorni non consente, a tutti e sempre, di seguire tutto. Si deve pure lavorare, per vivere. Ad ogni modo ti saluto con affetto. PS: anche se almeno a livello locale sono una persona pubblica e c'è la foto nel profilo io qui sono solo Caio
Caio Vibullio Fido
un abbraccio

utente anonimo ha detto...

non sono sicuro di aver ben capito il commento, però credo di sapere chi Salvatore sei e so che hai grande passione per la storia locale. Il che è grandemente apprezzabile. Purtroppo la vita di tutti i giorni non consente, a tutti e sempre, di seguire tutto. Si deve pure lavorare, per vivere. Ad ogni modo ti saluto con affetto. PS: anche se almeno a livello locale sono una persona pubblica e c'è la foto nel profilo io qui sono solo Caio
Caio Vibullio Fido
un abbraccio